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Amministratori sotto tiro, Sicilia seconda per atti intimidatori

Per il quarto anno consecutivo è la Campania a far registrare il maggior numero di intimidazioni a livello nazionale, con 85 casi censiti (furono 92 nel 2019).Seguono Puglia e Sicilia con 55 atti intimidatori, che fanno segnare un evidente calo rispetto al 2019, rispettivamente del 23 e del 17 per cento. In discesa anche la Calabria (38 casi rispetto ai 53 del 2019), che prosegue un trend iniziato da alcuni anni. E’ quanto emerge dal rapporto ‘Amministratori sotto Tiro’, realizzato da Avviso Pubblico attraverso il monitoraggio delle notizie di stampa locali e nazionali, delle interrogazioni parlamentari e raccogliendo le segnalazioni dei propri coordinamenti territoriali. 

La Lombardia si conferma la regione più colpita del Nord Italia (37 casi, nove in meno del 2019), seguita dal Lazio (36 casi, stabile). Chiudono le prime 10 posizioni Veneto (30 casi, uno dei pochi territori in aumento), Emilia-Romagna (25), Toscana (23) e Sardegna (21). Conferme anche a livello provinciale: il territorio più colpito si conferma Napoli con 46 casi, con un incremento del 12% rispetto al 2019. Seguono Salerno (21 casi), Roma (20), Milano e Foggia (16), Cosenza (15), Padova e Lecce (14), Bari e Messina (13).

Nel 2020 i soggetti maggiormente presi di mira da minacce e intimidazioni dirette si confermano gli amministratori locali (60% dei casi, +4% rispetto al 2019). Tra questi, in particolare i sindaci (63%), seguiti da consiglieri comunali (23%), assessori (8%) e vicesindaci (5%). Altro soggetto target delle intimidazioni dirette e’ il personale della Pubblica amministrazione (25% dei casi), seguito da candidati alle elezioni amministrative (6%), amministratori regionali e provinciali (5%, in aumento) ed ex amministratori (4%). Tra le altre si segnalano le intimidazioni rivolte a diversi presidenti di Regione, tra cui Attilio Fontana (Lombardia), Alberto Cirio (Piemonte), Giovanni Toti (Liguria), Luca Zaia (Veneto), Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna), Christian Solinas (Sardegna) e Nello Musumeci (Sicilia). L’ 86% delle intimidazioni contro gli amministratori locali censite nel 2020 sono state di tipo diretto (erano l’87% nel 2019); quelle che hanno visto coinvolte amministratrici sono state il 15% del totale. 

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Redazione