“Ciò che trovo più preoccupante è la rassegnazione diffusa tra i siciliani. Dopo decenni di annunci e promesse mancate, molti ormai non credono più che il cambiamento sia possibile. Ma io dico che questa volta è diverso. Questa volta il governo regionale ha fatto una scelta chiara e irreversibile: realizzare gli impianti e dare finalmente alla Sicilia una gestione moderna ed efficiente dei rifiuti”. Lo scrive il presidente della Regione siciliana Renato Schifani in un intervento pubblicato oggi sul Giornale di Sicilia sul piano rifiuti.
“Una domanda sorge spontanea: perché, dopo vent’anni di dibattiti e promesse mancate – osserva il Governatore – , ancora oggi qualcuno si oppone alla realizzazione di impianti di termovalorizzazione? L’esperienza europea dimostra che questi impianti sono una soluzione efficiente e sicura per chiudere il ciclo dei rifiuti, trasformando ciò che non può essere riciclato in energia pulita. Eppure, in Sicilia si è continuato a rinviare, mentre le discariche si riempiono e i cittadini pagano bollette sempre più alte per smaltire i rifiuti altrove”.
“Il nostro governo – sottolinea Schifani – ha scelto di realizzare i termovalorizzatori con risorse pubbliche, stanziando 800 milioni di euro attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc). Questo per evitare che il costo di ammortamento potesse ricadere sui cittadini attraverso tariffe esorbitanti. Noi vogliamo evitare questo errore e garantire un sistema sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Non solo. I termovalorizzatori rappresentano una grande opportunità anche per il nostro sistema energetico. In un periodo storico in cui i costi dell’energia sono sempre più elevati e la transizione ecologica è una priorità globale, trasformare i rifiuti in energia significa rendere la Sicilia più autonoma, ridurre la dipendenza da fonti fossili e creare un sistema”. Il presidente della Regione indica il cronoprogramma: “entro questo marzo/aprile bando per progettazione; entro settembre 2026 inizio lavori (durata diciotto mesi)”.
“La Sicilia – conclude Schifani – non può più permettersi di rimanere prigioniera dell’emergenza, della precarietà, dell’inerzia. Non possiamo più tollerare un sistema che penalizza i cittadini, le imprese e l’ambiente. La nostra Regione merita di voltare pagina”.