Diventa definitiva la condanna all’ergastolo del boss mafioso Vincenzo Virga per l’omicidio del sociologo Mauro Rostagno. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del suo legale, presentato un mese fa. I giudici della V sezione della Cassazione hanno condannato il capomafia anche al pagamento delle spese processuali. Virga, in carcere dal 2001 è ritenuto il mandante dell’omicidio di Rostagno avvenuto il 26 settembre 1988 nei pressi di Trapani.
Il ricorso straordinario alla sentenza definitiva all’ergastolo di Vincenzo Virga, era stato presentato per “errore di fatto”. Così scriveva l’avvocato Stefano Vezzadini nel ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione. Virga è stato condannato all’ergastolo nel novembre del 2020. In particolare, il legale nel provvedimento lungo sette pagine, faceva riferimento all’escussione di Renato Porcu, un ospite della comunità Saman.
I giudici avevano “censurato come affetto da motivazione apparente quella della Corte del secondo grado in ordine al rigetto della richiesta di rinnovazione istruttoria dibattimentale avente ad oggetto l’escussione, tra l’altro, di Renato Porcu – scriveva la difesa di Virga – la motivazione della Corte si fondava su una sintesi di ciò che questi avrebbe dovuto riferire considerata pletonica”. Il legale poi spiegava che la frase in questione è che “nei giorni antecedenti l’omicidio in Comunità Saman ‘si respirasse un’aria molto pesante’”.