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Mafia e politica: arrestati il deputato Castiglione, sindaco di Ramacca e due consiglieri comunali

C’è il deputato regionale siciliano Giuseppe Castiglione, capogruppo del movimento Popolari e autonomisti, tra i destinatari del provvedimento cautelare dell’operazione Mercurio dei Ros contro Cosa nostra etnea coordinata dalla Procura distrettuale di Catania. Eletto nel novembre del 2022 ha ricoperto ruoli in commissione regionale Antimafia e nelle commissioni Affari istituzionali e Attività produttive. Prima di essere eletto all’Ars era stato eletto al consiglio comunale di Catania, di cui era presidente d’Aula.

L’inchiesta Mercurio ha fatto luce su presunte infiltrazioni mafiosa della ‘famiglia’ Santapaola-Ercolano, ai vertici di Cosa nostra di Catania, tra le istituzioni con voto di scambio. Oltre al deputato regionale Giuseppe Castiglione del Mpa, carabinieri del Ros hanno arrestato anche un consigliere comunale di Misterbianco, Matteo Marchese, eletto con Italia Futura e poi passato al Mpa. La ‘famiglia’ mafiosa di Ramacca, invece, si sarebbe adoperata, secondo l’accusa, a sostenere l’elezione, avvenuta, del sindaco Nunzio Vitale e del consigliere comunale Salvatore Fornare, poi eletto vice presidente del consiglio comunale. Anche loro sono stati arrestati.

L’operazione Mercurio

GLI ARRESTATI: Antonino Bergamo, Emanuele Bonaccorso, Rosario Bucolo, Giuseppe Castiglione, Giuseppe Coco, Antonino Della Vita, Antonio Di Benedetto, Domenico Di Gaetano, Pierpaolo Luca Di Gaetano, Vincenzo Fresta, Salvatore Fornaro, Matteo Marchese, Ernesto Marletta, Rosario Marletta, Salvatore Mendolia, Salvatore Mirabella, Santo Missale, Vincenzo Rizzo, Nunzio Vitale. 

L’inchiesta Mercurio rappresenta la prosecuzione del procedimento Agorà e, secondo la Dda di Catania, ha consentito di “acquisire un grave quadro indiziario sulla base del quale sono stati ricostruiti gli affari criminali della famiglia catanese dei Santapaola-Ercolano sviluppati attraverso gruppi a loro storicamente collegati quali quello del Castello Ursino e quello della famiglia di Ramacca, quest’ultima egemone nel territorio anche dopo l’arresto nel 2022 del suo esponente di vertice, Pasquale Oliva. Il quadro indiziario anche evidenziato la capacità dei clan di infiltrarsi nelle istituzioni, attraverso soggetti politici locali dei quali hanno sostenuto la candidatura rispettivamente per le tornate elettorali per i Comuni di Misterbianco e Ramacca del 2021 e dell’Assemblea Regionale Siciliana del 2022.

L’indagine avrebbe individuato e ricostruito l’organigramma del sodalizio mafioso del gruppo del Castello Ursino, con a capo la figura di Ernesto Marletta e quella di organizzatore di Rosario Bucolo. Quest’ultimo risulterebbe impegnato, attraverso altri affiliati, anche nella gestione di estorsioni ai danni di diverse attività commerciali e imprenditoriali del centro città, con richiesta di tangenti o l’imposizione di manodopera, nel trasferimento fraudolento di valori attraverso fittizie intestazioni, strategia adottata dai vertici del gruppo per la creazione, grazie anche a professionisti compiacenti, di attività, nel settore delle onoranze funebri, fittiziamente intestate a terzi e funzionali all’interesse dell’associazione. E due società sono state sequestrate su disposizione del gip: la Nicotra Biagio Alessio e le onoranze funebri San Marco.

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Redazione