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Mafia, 35 condanne per il clan Brunetto

Trentacinque condanne, una sola assoluzione e il processo continua per cinque imputati che hanno invece scelto la via del rito ordinario. E’ il primo bilancio scaturito dall’inchiesta antimafia “Jungo” – eseguita dai carabinieri del Comando Provinciale di Catania – che nel maggio 2020 disarticolò il clan Brunetto, legato a Cosa nostra rappresentata dalla famiglia Santapaola-Ercolano, egemone in gran parte dell’area Ionica dell’area Etnea.I reati contestati sono a vario titolo associazione mafiosa, traffico e a spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Le condanne. Giuseppe Andò 20 anni, Andrea Leonardi 20 anni, Carmelo Caminiti 8 anni e 6 mesi, Gianmarco Condorelli 8 anni e 6 mesi, Carmelo Salemi 4 anni (concesse attenuanti generiche), Fabio Leonardo Zappalà 8 anni, Alessandro Andò 20 anni, Angelo Andò 20 anni, Francesco Andò 20 anni, Emanuele Andò 10 anni, Piero Patanè 10 anni, Alfio Torrisi 10 anni, Angelo Cesarò 9 anni, Valerio Sergio Di Stefano 9 anni, Antonino Grasso 9 anni, Salvatore Grasso 9 anni, Antonello Iappica 9 anni, Jonathan Mattia Savoca 9 anni, Concetto Sorbello 9 anni, Adriano Tizzone 9 anni, Leonardo Cavallaro 8 anni, Michelangelo Costanzo 8 anni, Giuseppe Giamaglia 5 anni e 24 mila euro di multa, Fabio Liotta 4 anni e 4 mesi e 20 mila euro di multa, Gaetano Torrisi 5 anni e 2 mesi e 26 mila euro di multa, Mirko Pompeo Casesa, 3 anni e 8 mesi e 21 mila euro di multa, Leonardo Patanè 3 anni e 18 mila euro di multa, Orazio Leotta 3 anni e 3 mesi e 14 mila euro di multa, Salvatore Tarda 3 anni e 3 mesi e 14 mila euro di multa, Alessandro Longhitano 2 anni e 6 mila euro di multa, Fabio Blanco 4 anni e 20 mila euro di multa, Salvatore Santitto 7 anni e 2 mesi e 32 mila euro di multa, Mario Tarda 3 anni e 12 mila euro, Salvatore Sebastiano Tarda 2 anni e 8 mila euro di multa,  Marco Miragalia 4 anni di reclusione e 18 mila euro di multa. Assolti da alcuni capi di imputazione Alessandro Andò, Giuseppe Giamaglia, Fabio Liotta, Marco Miraglia con la formula per non aver commesso il fatto. Unico assolto, con formula piena “per non avere commesso il fatto”, Giovanni Raciti, già scarcerato, assistito dall’avv. Enzo Iofrida che esprime soddisfazione per l’importante risultato conseguito così come l’avv. Massimo Monastra soddisfatto per l’assoluzione dall’accusa di associazione per i suoi assisti Giamaglia, Liotta e Gaetano Torrisi.

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Redazione