La mafia di Campofranco, in 11 scelgono il rito abbreviato: due imputati all’ordinario 

Redazione

| Pubblicato il venerdì 14 Febbraio 2025

La mafia di Campofranco, in 11 scelgono il rito abbreviato: due imputati all’ordinario 

di Redazione
Pubblicato il Feb 14, 2025

Undici imputati hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato, altri due invece l’approfondimento dibattimentale. Udienza preliminare a Caltanissetta a carico di tredici persone coinvolte nell’operazione che lo scorso anno fece luce sulla cosca mafiosa di Campofranco. La figura principale dell’intera inchiesta è Angelo Schillaci, tornato libero nell’ottobre 2022 dopo una condanna per mafia. 

In undici hanno chiesto il rito abbreviato: si tratta di (oltre lo stesso Schillaci) Calogero Schillaci, 44 anni di Mussomeli; Giuseppe Paolino Schillaci, 57 anni di Milena; Claudio Rino Di Leo; Gioacchino Cammarata, 54 anni di Milena; Vincenzo Spoto, 66 anni di Casteltermini; Calogero Maria Giusto Giuliano, 72 anni di Campofranco; Gianluca Lamattina, 51 anni di Campofranco; Luigi Cocita, 45 anni di Caltanissetta e Carmeliana Schillaci. In due, invece, chiedono di essere giudicati col rito ordinario: Fabio Giovenco, 51 anni di Campofranco e Antonio Falletta. L’udienza preliminare è in corso davanti il gup Emanuela Carrabotta.

Gli imputati, in gran parte presunti appartenenti alla famiglia di Campofranco, si sarebbero adoperati per la riorganizzazione del clan attraverso il reperimento di armi e la costituzione di una ‘cassa comune’ con i proventi illeciti delle estorsioni e dello spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, sono stati accertati quattro tentativi di estorsione con atti intimidatori ai danni di alcune ditte impegnate in lavori di rifacimento di opere pubbliche nei comuni di Campofranco e Milena e di un operatore commerciale di Campofranco, nonché tre estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti. Il clan aveva rapporti anche con soggetti di Milena e della provincia di Agrigento. Tra le estorsioni messe a segno dalla famiglia mafiosa di Campofranco vi è anche quella ai danni di un imprenditore edile di Licata impegnato in alcuni lavori di ristrutturazioni con il Superbonus 110%. Secondo quanto emerso dalle indagini l’imprenditore avrebbe pagato la somma di 1.500 euro, peraltro ritenuto un anticipo di una più ampia richiesta, alla famiglia mafiosa di Campofranco.

di Redazione
Pubblicato il Feb 14, 2025


Copyright © anno 2020 - Edizioni Grandangolo - Via Mazzini, 187 - 92100 Agrigento;
Numero di telefono 0922822788 - Cell 351 533 9611 - 92100 Agrigento - Codice Issn: 2499-8907 -
Iscrizione R.O.C.: 22361 - Registrazione al Tribunale di Agrigento n. 264/04

Change privacy settings

Realizzazione sito web Digitrend Srl