Un gruppo mafioso legato alla ‘famiglia’ Mazzei, quest’ultima appartenente a Cosa nostra etnea, che operava Bronte, Maniace, Maletto e zone limitrofe è stato sgominato da carabinieri del comando provinciale di Catania che hanno arrestato 18 persone. Le indagini dell’operazione, denominata ‘Saracena’, coordinate dalla Dda etnea, hanno permesso di individuare anche gli elementi apicali del clan che, secondo l’accusa, gestiva un vasto giro di estorsioni ai danni di imprenditori locali, un fiorente traffico di stupefacenti e controllava le attività dell’area di sua ‘competenza’.
Renato Augusta, 34 anni, di Bronte; Calogero Bontempo, 52 anni, di Bronte; Matteo Catalano, 37 anni, di Bronte; Alberto Pasquale Di Lorenzo, 34 anni, di Nicosia; Carmelo Conti Taguali, 25 anni, di Bronte; Mario Galati Rando, 52 anni, di Bronte; Sebastiano Galati Rando, 33 anni, di Bronte; Giuseppe Incognito, 49 anni, di Bronte; Agatino Lo Cicero, 43 anni, nato in Germania; Cristian Lo Cicero, 39 anni, di Adrano; Salvatore Lo Cicero, 42 anni, di Biancavilla; Stefano Lombardo Pontillo, 24 anni, di Bronte; Biagio Longhitano, 52 anni, di Bronte; Sebastiano Montagno Bozzone, 24 anni, di Bronte; Tonino Riolo, 31 anni, di Catania; Andrea Scaduto, 37 anni, nato in Germania; Domenico Scalisi, 62 anni, di Adrano; Eugenio Spitaleri, 54 anni, di Bronte.
La cosca operava con una rete di corrieri e spacciatori, incaricati di garantire la distribuzione della droga sul territorio. Un altro gruppo criminale, attivo principalmente a Maniace, sarebbe diretto da Carmelo Conti Taguali, detto “Carbuni” con il compito di garantire i rifornimenti anche da Fiumefreddo di Sicilia; si sarebbe occupato del traffico di stupefacenti attraverso una rete di giovani spacciatori, inizialmente riforniti, come le indagini sembrerebbero evidenziare, da Galati Rando e da suo figlio Sebastiano, poi collaborati da Gabriele Parisi. Documentati pure episodi di intimidazione ai danni di giovani spacciatori, nonche’ estorsioni sistematiche a imprenditori del catanese e un fiorente traffico di cocaina e marijuana. Capillare il controllo del territorio: in diversi episodi, dopo il passaggio delle forze dell’ordine, gli affiliati avrebbero chiesto ai residenti informazioni sui motivi della loro presenza, raccogliendo dettagli utili per la loro attivita’. Le indagini avrebbero inoltre permesso di accertare quattro episodi di estorsione, commessi in particolare da Renato Augusta e Giuseppe Incognito nei confronti di imprenditori locali. Spitaleri avrebbe imposto la propria “protezione” a un’importante azienda attiva nel commercio delle fragole di Maletto, tentando di estendere tale imposizione ad altri imprenditori del settore attraverso richieste di percentuali sugli incassi. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno eseguito sette arresti in flagranza di reato e una denuncia in stato di liberta’ per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, oltre a segnalare alla prefettura sette acquirenti. Inoltre, sono stati sequestrati un chilo di marijuana, 200 grammi di cocaina e 3.500 euro in contanti. Gli elementi raccolti hanno consentito alla procura di richiedere e ottenere dal gip di Catania il provvedimento cautelare nei confronti di 18 indagati, mentre per un ulteriore indagato la misura sara’ valutata dopo l’interrogatorio preventivo. Altri 15 indagati riceveranno la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari.