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Open Arms, Giulia Bongiorno legale Salvini a Gup: “Sentenze non sostituiscano urne”

La linea della difesa di Matteo Salvini, sostenuta in aula dall’avvocato Giulia Bongiorno, è quella della “insindacabilità” delle decisioni politiche adottate dal Governo.

“Non lasci che le sentenze si sostituiscano alle urne”, ha concluso l’arringa l’avvocato Bongiorno rivolgendosi al Gup.

Come avvenuto nel processo Gregoretti di Catania dunque, anche nel processo Open Arms in corso a Palermo, la legale ha puntato l’accento sul fatto che le scelte di matrice politica assunte dall’esecutivo, nel caso dei fatti oggetto d’esame il Conte 1, non sono sindacabili da parte dell’ordine giudiziario. Da ciò la richiesta del non luogo a procedere.

“A Catania sono stati sentiti diversi testimoni e c’e’ un grado di approfondimento che puo’ consentire una valutazione completa che noi crediamo favorevole e cosi’ si evitera’ un processo. Qui a Palermo, invece, il giudice ha scelto un’altra strada, di andare in un altro grado per approfondire. Non e’ una sentenza di condanna e non c’e’ una valutazione negativa”. Lo ha detto Giulia Bongiorno, legale del senatore Matteo Salvini nel caso Open Arms. “Per il resto oggi ho fatto una ricostruzione oggettiva dei fatti – ha proseguito – un’arringa che e’ durata molto non perche’ le questioni siano complesse ma perche’ c’erano numerosi errori. Credo di aver documentato che ci sono stati una serie di violazioni internazionali e che ci sono degli errori oggettivi. A mio avviso il sequestro di persona non c’e’ stato perche’ non c’e’ stata alcuna limitazione ella liberta’. Questa nave aveva la possibilita’ di andare ovunque. La necessita’ di un approfondimento implichera’ solo una cosa – ha concluso – ci sara’ una dilatazione di tempi ma alla fine emergera’ la verita’”. 

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Redazione