Il sostituto procuratore della Repubblica, Elettra Consoli, ha avanzato la richiesta di condanna a sei anni di reclusione nei confronti di un 24enne residente nella Città dei templi per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, maltrattamenti in famiglia e detenzione ai fini di spaccio. L’imputato, difeso dall’avvocato Leonardo Marino, era anche accusato di sequestro di persona ma in seguito alla riforma Cartabia il reato è perseguibile soltanto con querela di parte che però è stata ritirata.
La vicenda risale allo scorso febbraio. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il giovane avrebbe reso la vita della compagna, più grande di oltre dieci anni, un inferno in un clima di terrore e paura. Le minacce sarebbero state all’ordine del giorno: “Giuro su mia madre che ti ammazzo, o stai con me o morirai.” E ancora: “Solo i carabinieri di possono aiutare perchè la gente del posto è con me”. La donna sarebbe inoltre stata costretta a non lasciare l’abitazione che condividevano, chiusa a chiave. In una occasione, nel tentativo di una disperata fuga, la ragazza venne raggiunta e picchiata in strada.
All’intervento dei carabinieri, giunti sul posto dopo la segnalazione dei residenti, il ventiquattrenne si scagliò anche al loro indirizzo ferendo due militari. L’uomo venne arrestato per maltrattamenti e la compagna portata via in seguito all’attivazione del codice rosso, il protocollo che mira a tutelare le vittime di violenza. L’inchiesta, nel frattempo andata avanti, portò alla luce anche un giro di sostanze stupefacenti gestito dall’indagato: hashish e crack ceduti anche, in una occasione, ad un minorenne. La donna, individuata come persona offesa, è rappresentata dall’avvocato Virginia Dalli Cardillo. Si torna in aula il 12 maggio.