Diventa definitiva la condanna a sette anni di reclusione nei confronti di Luigi Alessandro D’Angelo, il trentaquattrenne al volante dell’Alfa Romeo che il 2 febbraio 2020 si schiantò contro un muro in via Gramsci a Ravanusa. Nel grave incidente persero la vita Lorenzo Miceli, anche lui di Ravanusa, e Federica Aleo, di Canicattì. Un terzo passeggero rimase ferito ma si salvò miracolosamente. La Corte di Cassazione ha rigettato nelle scorse ore il ricorso avanzato dalla difesa dell’imputato, accusato di duplice omicidio stradale aggravato e lesioni personali. I giudici ermellini hanno così confermato il verdetto già emesso in primo e secondo grado dal tribunale di Agrigento e dalla Corte di Appello di Palermo.
La tragedia si è consumata nella notte del 2 febbraio 2020. D’Angelo, alla guida dell’Alfa Romeo dopo aver assunto alcol e droga, perse il controllo del veicolo finendo la corsa contro un muro. Per Lorenzo Miceli, 29 anni, ex consigliere comunale del Movimento cinque stelle a Ravanusa, non c’è stato scampo. Federica Aleo, neanche trentenne, molto conosciuta in città per il suo lavoro di commessa in un negozio di abbigliamento, morì tre mesi più tardi all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta a causa dei gravi traumi riportati. Una quarta persona a bordo dell’auto, sebbene ferita, riuscì a salvarsi. Nelle prossime ore è atteso l’ordine di esecuzione della pena con il trentaquattrenne che, dopo la condanna, verrà inevitabilmente arrestato per scontare la pena.