Fermati in auto con due pistole pronte a sparare, indagati restano in carcere 

Redazione

| Pubblicato il giovedì 13 Febbraio 2025

Fermati in auto con due pistole pronte a sparare, indagati restano in carcere 

di Redazione
Pubblicato il Feb 13, 2025

Restano in carcere i quattro indagati arrestati nelle scorse settimane a Porto Empedocle dopo esser stati fermati a bordo di un’auto e sorpresi con due pistole pronte a sparare. Lo ha disposto il gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, a margine dell’interrogatorio di garanzia. Custodia cautelare, dunque, confermata per Andrea Sottile, 26 anni; Simone  Sciortino, 23 anni; Antonio Guida, 19 anni. I tre indagati, scarcerati in un primo momento subito dopo l’arresto, sono stati raggiunti da una nuova ordinanza alla luce di nuovi elementi investigativi emersi negli ultimi giorni. Era già in carcere, invece, Danilo Barbaro, 39 anni, proprietario dell’auto.

Al momento non viene formalizzata nessuna ulteriori accusa rispetto a quelle già contestate (detenzioni  di armi e munizioni) ma per il giudice che ha firmato il provvedimento è chiaro ed evidente l’intento omicida di quella notte. È stata, infatti, intercettata una conversazione tra due indagati: “Dovevamo andare a sparare a quello in testa e invece siamo di nuovo al Petrusa”. Una notte caratterizzata anche da un tentativo di depistaggio delle indagini. Secondo quanto emerso, infatti, una chiamata anonima (poi rintracciata) arriva al centralino delle forze dell’ordine dicendo di una rapina in corso in un noto bar. Il tutto proprio mentre i poliziotti stavano perquisendo le persone appena fermate a bordo dell’auto.

Le indagini sono proseguite e hanno consentito di ricostruire non soltanto gli spostamenti effettuati quella sera – dal Quadrivio, a Villaseta fino a Porto Empedocle – ma anche sulle pistole rinvenute. Una di quelle sequestrate è risultata intestata ad un 70enne di Favara. E poi, infine, il ritrovamento di sette proiettili nei pressi del supermercato in cui era scattato il fermo degli indagati. Qualcuno, prima di essere perquisito, le aveva gettate. Le telecamere, però, hanno ripreso tutto compreso il ritrovamento avvenuto poche ore dopo da parte di alcuni operatori ecologici.

di Redazione
Pubblicato il Feb 13, 2025


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