Condannata la madre e assolta la nonna dall’accusa di maltrattamenti in famiglia. La vittima è una bambina, figlia e nipote delle imputate, che all’epoca dei fatti aveva sei anni. La vicenda avvenne nel 2016 in un paese della provincia di Palermo. La piccola sarebbe stata picchiata dalla madre, che non si prendeva cura di lei né la mandava a scuola.
Trascorreva gran parte della giornata in strada e quando rientrava a casa era costretta a vivere in un ambiente sudicio. Neppure le veniva dato da mangiare. Fu il padre a denunciare i fatti. Si era separato dalla madre che l’aveva a sua volta denunciato e fatto condannare per maltrattamenti nei suoi confronti. Se per la madre le accuse hanno retto ed è stata condannata a un anno e quattro mesi di carcere, il giudice Stefania Gallì ha invece assolto la nonna accusata di avere picchiato la nipotina con una paletta, di averle tirato i capelli e lanciato oggetti addosso procurandole tagli, lividi ed ecchimosi.
L’avvocato Giuseppe Mancuso Marcello ha citato una serie di testimoni, i quali hanno escluso che la nonna avesse maltrattato la bambina. Da qui l’assoluzione con la formula perché il fatto non sussiste. La madre, che ha beneficiato della sospensione condizionale della pena, dovrà anche pagare una provvisionale immediatamente esecutiva di 20 mila euro per il risarcimento in favore della figlia, parte civile al processo con l’assistenza di un tutore legale. L’avvocata che difende la mamma preannuncia appello.