Il Comando Provinciale Carabinieri di Catania già nel 2024 ha avviato una importante ed impegnativa campagna di sensibilizzazione della cittadinanza rispetto al fenomeno delle truffe, spesso rivolte ai danni degli anziani, poiché ritenuti dai malviventi, con pregiudizio, maggiormente vulnerabili.
In questo quadro, i Carabinieri della provincia etnea hanno intrapreso un percorso di comunicazione rivolto ai cittadini più fragili, ma anche ai loro familiari, per la loro azione di sostegno, spesso fondamentale in situazioni di difficoltà o pericolo come questa.
Un percorso fatto di incontri tenuti dai Comandanti delle Compagnie e delle Stazioni, nei centri anziani e nelle chiese, prima o dopo le funzioni religiose. Durante le conferenze, che verranno ripetute anche nel 2025 per raggiungere un numero quanto più ampio possibile di destinatari, i militari dell’Arma, opportunamente formati, descrivono le modalità attraverso cui operano i truffatori i quali, facendo perno sull’emotività delle vittime, prospettano telefonicamente situazioni di difficoltà di un loro figlio o parente, chiedendo del denaro per cercare di risolvere il grave problema.
I Carabinieri, durante gli incontri, hanno fornito semplici consigli per non cadere nella trappola ricordando che nessuno, e men che meno le stesse Forze dell’Ordine, può chiedere denaro per ovviare all’arresto di un familiare o alle funeste imprevedibili conseguenze di un incidente che un parente possa aver provocato. E’ stato anche raccomandato di non fornire alcun dato personale agli sconosciuti né, a maggior ragione, credenziali o dati bancari e, soprattutto, è stato consigliato di chiamare subito il numero di emergenza “112” o di rivolgersi alla locale Stazione Carabinieri anche solo al minimo dubbio.
I consigli si sono, evidentemente, rivelati utili ad una coppia catanese di 75 e 77 anni che, il 30 dicembre è stata vittima di un tentativo di raggiro, rimasto nell’alveo del tentativo grazie alla prontezza delle vittime nell’avvertire il pericolo e avvisare i Carabinieri.
In particolare, il malfattore, spacciandosi per un maresciallo dell’Arma, ha telefonato loro raccontato che c’era un atto urgente da ritirare presso la caserma più vicina e, in tal modo, è riuscito ad allontanare il marito dall’abitazione. Poi, con una successiva telefonata alla signora, il truffatore ha raccontato che il loro figlio era stato vittima di un incidente stradale e che vi era necessità che i genitori pagassero immediatamente delle costose cure per salvargli la vita. A quel punto, però, la donna si è insospettita e, mentre l’impostore cercava di tenerla in linea, dicendole che di lì a breve qualcuno sarebbe passato a ritirare il denaro, lei è riuscita a contattare il figlio mediante un altro telefono, scoprendo che era regolarmente in ufficio a lavorare e, dunque, non correva alcun pericolo. Avvisato anche il marito, che subito è rientrato a casa, i due coniugi sono andati subito in caserma e hanno denunciato l’accaduto, permettendo così di avviare le indagini per identificare i malviventi.
Quindi, “tempi duri” per i truffatori, poiché i Carabinieri, in merito a questo odioso fenomeno, sono costantemente impegnati e disponibili per ogni eventuale chiarimento.
Si ricorda che nessuno – Forze dell’Ordine, avvocati o corrieri – può chiedere soldi in contanti o gioielli presso la vostra abitazione. Non fornite mai, per telefono, chat o e-mail, i dati personali o i propri riferimenti bancari. E, nel dubbio, è necessario immediatamente contattare il 112.