C’è anche l’ex assessore comunale all’agricoltura di Santa Margherita Belice, Melchiorre Ferraro, tra gli indagati nell’inchiesta che decapitato la locale famiglia mafiosa guidata dal boss Pietro Campo. Ferraro, 60 anni, è una figura nota nel paese del Gattopardo essendo titolare di un’azienda che da oltre cento anni si occupa della coltivazione di grani antichi. Ferraro negli scorsi anni si è impegnato in politica ed è stato per due anni assessore all’agricoltura nella giunta guidata dall’ex sindaco Franco Valenti.
Melchiorre Ferraro, per il quale la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo aveva chiesto l’applicazione di misura cautelare, è indagato per una ipotesi di estorsione in concorso con Giovanni Campo e Pietro Guzzardo. Tuttavia, il gip Filippo Serio non ha ritenuto sussistenti gli indizi di colpevolezza per il reato di estorsione “derubricando” il fatto in minaccia.
Scrive il giudice: “Non sussistono, invece, gravi indizi di colpevolezza a carico di Melchiorre Ferrante in ordine al reato di estorsione. Ad avviso del giudice, sulla base delle dichiarazioni rese a Ferrante sarebbe ascrivibile un episodio di minaccia consumato ai danni di — ma non a una ipotesi di concorso nel reato di estorsione. Dalle medesime dichiarazioni però non emergono indizi per sostenere una ipotesi di concorso nelle condotte di prevaricazioni che hanno visto protagonisti gli altri indagati; né univoci elementi a carico specificamente di Melchiorre Ferraro emergono dalle dichiarazioni rese dalla persona offesa.”