Avrebbe maltrattato la moglie, bersaglio di insulti e minacce nel tempo, distrutto l’abitazione tentando anche di incendiaria con del liquido infiammabile e aggredito un maresciallo dei carabinieri intervenuto per impedire che la situazione degenerasse. I carabinieri della Tenenza di Lampedusa hanno arrestato Giuseppe Sola, 39 anni, per i reati di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.
Il gip del tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, ha convalidato l’arresto disponendo nei confronti dell’indagato – difeso dall’avvocato Giuseppe Zucchetto – la misura cautelare del divieto di dimora a Lampedusa. La vicenda risale allo scorso 13 marzo quando, dopo una segnalazione, i carabinieri sono intervenuti nell’abitazione dei due coniugi. Secondo quanto ricostruito, il trentanovenne avrebbe distrutto una delle abitazioni della coppia ad uso turistico cospargendo a terra del liquido infiammabile per poi accendere una brace.
All’indagato viene anche contestato il reato di resistenza a pubblico ufficiale poiché avrebbe tentato di aggredito anche un maresciallo dei carabinieri che era intervenuto per calmare la situazione. Il giudice, convalidato l’arresto, ha disposto il divieto di dimora per il 39enne: “Da tali elementi emerge che la persona offesa è costretta da tempo a subire una condotta certamente maltrattante, invero, appare indubbio che la stesa è sottoposta da tempo a subire umiliazioni, ingiurie, minacce e violenze fisiche ma soprattutto verbali”.