Nell’ambito del potenziamento dei servizi di pattugliamento disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania hanno effettuato diversi posti di controllo lungo le arterie maggiormente trafficate, per contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza.
La tutela dell’incolumità e la sicurezza degli utenti della strada, sono stati quindi ancora una volta gli obiettivi dell’operato dell’Arma dei Carabinieri e, in tale ottica, i militari delle “gazzelle”, reparto dedicato al pronto intervento cittadino, hanno controllato a San Gregorio, un 37enne del posto, alla guida del suo SUV Opel con evidenti segni di alterazioni da alcool.
L’accertamento, in realtà, si incardina in un’attività che, qualche ora prima, aveva visto impegnato l’equipaggio proprio lì in quel centro. In particolare, gli operatori della Centrale Operativa avevano ricevuto la chiamata da parte di due cittadini, i quali avevano segnalato una lite in atto con un congiunto. La gazzella, quindi, in una manciata di minuti li aveva raggiunti, ascoltando entrambe le versioni dei fatti e invitandoli a sporgere denuncia in relazione alla loro disputa di carattere patrimoniale, in virtù della quale avevano litigato.
Nonostante fossero le 11:00 di mattina, uno dei 3 uomini era già alquanto brillo, quindi i Carabinieri, prima di riprendere il servizio di pattugliamento, gli avevano consigliato di riprendersi dalla sbornia prima di affrontare qualunque discussione con i parenti ma, soprattutto, gli avevano intimato di non mettersi assolutamente alla guida. Tuttavia, circa un’ora dopo l’intervento, l’equipaggio è tornato sul luogo della lite per assicurarsi che la situazione fosse tranquilla ma, nel passaggio, i militari hanno visto proprio il 37enne, al quale avevano intimato di non guidare, al volante del suo mezzo e in procinto di allontanarsi.
Lo hanno quindi fermato e fatto scendere dall’auto, accertando che presentava i tipici sintomi di abuso di alcol: andatura incerta e barcollante, difficoltà a esprimersi correttamente e bocca impastata.
A peggiorare la sua situazione, ha contribuito anche il suo rifiuto di sottoporsi agli esami tossicologici presso il pronto soccorso. La guida in stato di ebbrezza, in considerazione dei pericoli che ne possono derivare, rappresenta un reato a tutti gli effetti, punito con l’ammenda e con l’arresto, pertanto i Carabinieri, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, lo hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria, provvedendo anche alla sospensione della sua patente di guida.