Trentacinque lavoratori in ‘nero’ e altre nove ‘irregolari’ sono stati scoperti da militari della compagnia della Guardia di finanza di Paternò durante otto controlli eseguiti a Belpasso, Paternò, Bronte, Santa Maria di Licodia e Biancavilla. I finanzieri hanno accertato che numerosi lavoratori degli esercizi commerciali erano retribuiti in contanti, in contrasto con la norma che prevede la tracciabilità delle retribuzioni dei lavoratori. Per le violazioni riscontrate i militari della Guardia di Finanza hanno applicato sanzioni per 270.500 euro e contestata l’indebita percezione da parte di tre lavoratori ‘in nero’ del beneficio del reddito di cittadinanza. Nei confronti di tutte e otto le attività controllate, operanti nel settore del commercio all’ingrosso, in quello agricolo e in quello della ristorazione, è stata avanzata all’Ispettorato territoriale del Lavoro di Catania la proposta della sospensione dell’attività imprenditoriale in ragione del superamento della soglia del 10% del personale presente sui luoghi di lavoro, senza le preventive comunicazioni di instaurazione dei relativi rapporti d’impiego.