Lacrime e commozione per l’ultimo saluto a Salvatore Benfari, l’operaio di 47 anni morto nell’incendio che si è propagato nell’abitazione dei genitori in via dei Cappuccini a Caltabellotta. La cerimonia religiosa, che si è svolta nella chiesa di Sant’Agostino, è stata presieduta da don Giuseppe Marciante zio della vittima insieme all’arciprete di Caltabellotta, don Giuseppe Colli.
“Salvatore era un ragazzo meraviglioso, un gran lavoratore. Adesso tutti noi dobbiamo stare vicini alla famiglia e pregare per Salvatore, una persona eccezionale”, ha detto Don Giuseppe Marciante.
Tutta la comunità è ancora sconvolta per quello che è successo. “E’ un giorno triste, dice il sindaco Biagio Marciante che per oggi ha proclamato il lutto cittadino. “In questo momento di grande tristezza ci uniamo nella preghiera, certi che il suo coraggio ed il suo ricordo resteranno vivi nei nostri cuori”.
Il 47enne ha sacrificato la sua vita per salvare le due figlie, 8 e 12 anni, e l’anziana madre che è tuttora ricoverata al Civico di Palermo con ustioni sul corpo di diverso grado. Proseguono intanto gli accertamenti e i rilievi per provare a risalire alle cause dell’incendio. L’ipotesi più accreditata continua ad essere quella del corto circuito, ma le verifiche tecniche da parte di carabinieri del raggruppamento investigazioni scientifiche e dei vigili del fuoco non sono ancora terminate.