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Controlli della Polizia al mercato rionale di Nesima: irregolarità e sanzioni per 17 mila euro

La Polizia di Stato ha svolto un mirato servizio di controllo presso il mercato settimanale di Nesima, finalizzato principalmente al contrasto del commercio abusivo nonché al rispetto delle norme igienico sanitarie nella vendita di alimenti e bevande.

Il servizio, coordinato da personale del Commissariato di pubblica sicurezza “Nesima”, è stato effettuato col concorso di una vera e propria “task force,” composta da personale del Reparto mobile, della Polizia scientifica, dell’Asp veterinario, Asp igiene pubblica, personale della dello Spre.s.a.l. (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro), personale dell’Ispettorato del lavoro, personale della Polizia locale nonché personale del Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia.

I controlli hanno riguardato in particolare tutte quelle attività ambulanti che –  approfittando della presenza del mercato rionale del giovedì in Piazza Eroi d’Ungheria – occupano le vie limitrofe con bancarelle di ogni tipo, in particolare di abbigliamento e alimenti. Nonostante le resistenze di una parte degli ambulanti, che hanno tentato di impedire il regolare svolgimento del servizio, sono state controllate 15 bancarelle ed elevate sanzioni amministrative per circa 17 mila euro.

Nello specifico 5 attività sono state sanzionate per occupazione abusiva del suolo pubblico, 2 per assenza di autorizzazioni amministrative e 3 per trasformazione della licenza da itinerante a fissa.

 Tutte le bancarelle irregolari sono state rimosse permettendo il ripristino regolare della circolazione stradale.

Altre 2 attività cosiddette “Food truck”, furgoni ambulanti di somministrazione di alimenti e bevande, sono state sanzionate per mancanza della tracciabilità degli alimenti, con conseguente sequestro di circa 40 kg di pesce e 40 kg di formaggi, oltre a circa 70 kg di frutta e verdura.

In un’attività attività sono state applicate la sanzione amministrative per la presenza di 3 lavoratori in nero mentre il titolare di un’altra attività è stato denunciato per carenze sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

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Redazione