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Salute, Giornata rene: colpito 7% popolazione

Anche nell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania domani, 10 marzo, sara’ celebrata la Giornata Mondiale del Rene promossa dalla Societa’ Italiana di Nefrologia e dalla Fondazione Italiana del Rene sul tema “Salute dei reni per tutti – Colmare il divario di conoscenze per una migliore cura dei reni”.

In adesione alle misure di contenimento della pandemia, la Giornata non prevede occasioni di assembramento ma intende ugualmente veicolare con punti informativi e sensibilizzazione alla prevenzione a cura dell’Unita’ Operativa Complessa di Nefrologia e Dialisi una maggiore informazione sulla malattia renale cronica, che colpisce ad oggi il 7% della popolazione italiana ed e’ in costante crescita, con una proiezione al 2040 come quinta causa piu’ frequente di morte nel mondo. cIn occasione della Giornata, all’email contatti@fondazioneitalianadelrene.org e’ possibile porre quesiti specifici a cui rispondera’ un esperto nefrologo.

“Si stima che in Sicilia le persone affette da malattia renale a vario stadio siano 450-500 mila, ma molti di questi non sanno di averla poiche’ il decorso nella maggior parte dei casi e’ paucisintomatico e chi ne e’ affetto se ne accorge a uno stadio avanzato, quando il quadro si e’ aggravato”, spiega il direttore dell’Unita’ Operativa Complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda Antonio Granata, una delle maggiori in Sicilia per complessita’ e volume di casi trattati.

“La ricorrenza della Giornata mondiale – suggerisce Granata, autore di numerose pubblicazioni e tra l’altro di un libro in lingua inglese – e’ utile proprio nel cercare di sensibilizzare ad effettuare quei controlli con i quali possiamo individuare precocemente la malattia renale cronica. In particolare sopra i 50 anni per coloro che non presentano fattori di rischio si consigliano controlli semplici come la misurazione della pressione, un esame del sangue chiamato creatininemia e un esame delle urine chiamato microalbuminuria. Maggiore attenzione deve avere chi presenta fattori di rischio: fumo, ipertensione, obesita’, familiarita’ per lo sviluppo di nefropatie parenchimali”.

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Redazione