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Le mani di Cosa Nostra sulle scommesse online, 336 indagati: i nomi (ft e vd)

Una illecita raccolta e gestione delle scommesse sportive on line realizzata attraverso una piattaforma di gioco su internet non autorizzata ad operare in Italia, attribuendone la proprieta’ a una societa’ maltese per occultare il legame con il nostro Paese e le connessioni con la criminalita’ organizzata siciliana.

Questi i nomi dei destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale etneo ed eseguita dalla guardia di finanza:Carmelo Placenti, 46 anni di Catania; Giuseppe Gabriele Placenti, 33anni di Catania; Cristian Di Mauro, 27 anni di Catania; Carmelo Rosario Raspante, 61 anni di Regalbuto; Francesco Catacchio, 40 anni di Bari; Corrado Casto, 62 anni di Noto; Graziella Barberi, 45 anni di Regalbuto; Antonino Agatino Epaminonda, 53 anni di Catania; Salvatore Sparacio, 45 anni di Messina; Giuseppe Boscarino, 41 anni di Siracusa; Paolo Rampino, 36 anni di Torino; Ignazio Russo, 54 anni di Catania. Due, invece, gli indagati ai domiciliari: Gino Pennetta di Galatina e Antonio Di Marzo di Bari rispettivamente di 43 e 48 anni.

Per altri nove e’ scattata l’interdizione dalle attivita’ imprenditoriali che ruotano attorno al mondo delle scommesse:Alessandro Cammarata, 42 anni di  Catania; Francesco Cocimano, 36 anni di Catania; Giuseppe Cocimano, 46 anni di Catania; Marco Daidone, 48 anni di Messina; Federico Di Cio, 44 anni di Modica; Angelo Fabio Mazzerbo, 43 anni di Licata; Salvatore Spinali, 60 anni di Roma; Alfredo Valenti 34 anni di Siracusa; Leonardo Zappalà, 60 anni di Mascali.

E’ quella scoperta dall’operazione ‘Doppio gioco’ della Guardia di Finanza del comando provinciale di Catania che, in collaborazione con lo Scico di Roma, ha eseguito misure personali restrittive nei confronti di 23 persone: 12 destinatarie di custodia cautelare in carcere, due degli arresti domiciliari e nove della misura interdittiva dell’esercizio dell’attivita’ commerciale. Sono indagati, a vario titolo, per esercizio abusivo di gioco e scommesse, evasione fiscale, truffa aggravata, autoriciclaggio. La Procura distrettuale contesta anche l’aggravante di avere favorito l’associazione mafiosa Santapaola-Ercolano.

Le mani della mafia sulle scommesse online: scatta l’operazione “Doppio gioco”

Dall’inchiesta, coordinata dalla Dda di Catania che ha indagato 339 persone, e’ emerso che l’organizzazione criminale aveva anche organizzato un illecita raccolta di scommesse “da banco” sull’intero territorio nazionale, attraverso una rete di agenzie collegate per la trasmissione dati, alla piattaforma di gioco. Le indagini hanno permesso di accertare che soltanto una parte minima delle scommesse avveniva on line, mentre la maggior parte delle puntate e’ stata effettuata in presenza e pagate in contanti. Nel corso degli accertamenti militari del nucleo Pef della Guardia di finanza di Catania hanno sequestrato quasi 180mila euro occultati nel doppio fondo di un’autovettura.

L’operazione e’ stata ripresa in video e audio dalla guardia di finanza. Il ‘giro d’affari’ e’ stimato in oltre 80 milioni di euro, somma complessiva per cui e’ stato eseguito un sequestro beni equivalenti che, secondo l’accusa, sono comprati riciclando i proventi delle scommesse: disponibilita’ finanziarie per 62 milioni in Italia, Polonia e Malta; fabbricati e terreni Puglia e in Emilia-Romagna; e una societa’ di ristorazione in Germania.

Operazione Doppio gioco

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Redazione