E’ stato condannato a 18 anni e 8 mesi di reclusione, dal Gup Pietro Currò (rito abbreviato), l’ex assessore comunale di Palagonia, Antonino Ardizzone accusato di concorso nell’omicidio di Francesco Calcagno avvenuto nel 2017. Ad Ardizzone è stato contestato il reato di concorso in omicidio aggravato anche per agevolare l’attività criminosa di un gruppo mafioso attivo a Canicattì e Palagonia ritenuto un’articolazione territoriale della “Stidda”. Le indagini hanno permesso di inquadrare l’omicidio di Calcagno, assassinato nel suo podere di campagna il 23 agosto del 2017, come ‘ritorsione’ per l’omicidio del consigliere comunale Marco Leonardi, ucciso il 5 ottobre del 2016 in un bar di Palagonia dopo una lite, pare per motivi economici, da Calcagno che sostenne la tesi della legittima difesa. Secondo l’accusa “Ardizzone su richiesta del mandante (da individuarsi tra i soggetti vicini a Marco Leonardo), si sarebbe attivamente adoperato, con l’aiuto di esponenti di rilievo del sodalizio mafioso – dallo stesso conosciuti come tali – per la ricerca e il reperimento del killer che avrebbe dovuto eseguire materialmente l’omicidio del Calcagno”. Per l’omicidio è stato condannato con sentenza definitiva a 30 anni di reclusione Luigi Cassaro, di Licata, arrestato il 7 settembre del 2017 con l’accusa di essere l’esecutore materiale. Ad ‘incastrarlo’ un video in cui si vedeva l’uomo armato di pistola inseguire la vittima e poi fuggire.