Obiettivo riciclo al 65% entro il 31 dicembre 2035: lo prevede il piano regionale della gestione dei rifiuti in Sicilia presentato oggi a Catania dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e dall’assessore regionale all’Energia e all’Ambiente Daniela Baglieri. “Il risultato da raggiungere e’ in linea con la legge nazionale che ne recepisce una norma europea. Piu’ impianti pubblici e piu’ raccolta differenziata – ha spiegato Musumeci – in discarica come rifiuto indifferenziato non puo’ andare tutto e rimane indifferenziabile. Non possiamo continuare a rimanere prigionieri delle discariche. Non dobbiamo liberarci delle discariche, ma dalle discariche. Ne potranno rimanere soltanto due con una percentuale inferiore al 10%”. Secondo il piano, entro il 2035, il governo regionale dovra’ poi realizzare di un termoutilizzatore che ha dei pro e contro. Tra i pro ci sono la drastica riduzione dei rifiuti in discarica, il recupero di calore e energia, la riduzione del costo di smaltimento dei rifiuti e dei costi ambientali e l’immunizzazione rispetto alle emergenze rifiuti. In Sicilia, attualmente, ci sono oltre 500 discariche esauste. Tra i contro gli elevati costi di realizzazione degli impianti e di gestione”.
“Tempi vergognosi dovuti alla burocrazia nazionale e regionale se per realizzare un nuovo impianto in Sicilia ci vogliono cinque anni. I termovalorizzatori privati si possono realizzare in tre anni. Tra pochi giorni lanceremo il bando per realizzarne uno, ma il controllo sara’ della Regione. E’ un sistema ‘mangia-rifiuti’ che produce ricchezza: calore e energia. Senza questa soluzione resteremmo in mano all’oligopolio dei privati e della cultura delle discariche”. L’annuncio e’ del presidente della Regione sicilian, Nello Musumeci che ha aggiunto: “di non essere innamorati di questo sistema, ma e’ la soluzione per liberarci dalle disacriche”.