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Nato, al via esercitazioni in Sicilia con sommergibili

Da oggi al 4 marzo, al largo delle coste siciliane, si svolge la Dynamic Manta 2022 (Dyma 22) una delle piu’ importanti e complesse esercitazioni antisommergibile della Nato. Gia’ denominata Dog Fish, poi Proud Manta, l’esercitazione, nella sua attuale veste, viene pianificata annualmente dal 2013 “e non e’ legata – viene specificato – all’attuale situazione nell’Europa orientale”. La Dynamic Manta e’ un’esercitazione condotta annualmente dal Comando marittimo alleato della Nato e si svolge nel Mediterraneo centrale, lungo le coste orientali della Sicilia, mirata principalmente all’addestramento e alla condotta delle operazioni di difesa anti-sommergibile (Anti Submarine Warfare). Quest’anno quattro sommergibili provenienti da Francia, Grecia, Italia, e Stati Uniti, sotto il controllo del Comando Sommergibili della Nato, si addestrano insieme a undici navi provenienti da Canada, Francia, Grecia, Italia, Spagna, Turchia e Stati Uniti.

Partecipano anche otto velivoli da pattugliamento marittimo e otto elicotteri, sotto il controllo del Nato Maritime Air Command. Il tutto sotto il comando del contrammiraglio Mauro Panebianco, comandante del Secondo Gruppo navale permanente della Nato. La Marina Militare prende parte all’esercitazione con la fregata Margottini, che e’ anche flagship della Snmg2, la fregata Carabiniere, il sommergibile Salvatore Todaro e gli elicotteri del III Gruppo Elicotteri di base nella Stazione Elicotteri di Catania (Maristaeli Catania). Inoltre l’Italia assicura il supporto logistico della base navale di Augusta e della base aerea dell’Aeronautica militare di Sigonella a Catania. La Dynamic Manta e’ una delle esercitazioni di maggior rilievo della Nato, volta a garantire, spiega la Marina militare, “l’interoperabilita’ costante tra forze aeree, di superficie e subacquee nella lotta anti-sommergibile. Mediante la presenza di scenari addestrativi a difficolta’ crescente, che vanno dalla bassa all’elevata complessita’, l’esercitazione permette di istituire un coordinamento delle operazioni tra forze armate appartenenti a paesi diversi e operanti in un contesto multi-minaccia. Inoltre permette alla Nato la possibilita’ di valutare e sviluppare nuove tattiche anti-sommergibile”.

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Redazione