Una casa discografica, la “Q Factor Records s.a.s.”, un’abitazione ad Augusta e una palazzina con 12 unita’immobiliari in fase di completamento in una zona centrale di Catania: e’ stato aggredito dallo Stato il patrimonio del boss Giovanni Comis e sequestrati dai, carabinieri del comando provinciale di Catania i beni per oltre 2,5 milioni di euro, tra i quali anche una etichetta di noti cantanti neomelodici, gli stessi che in passato hanno prodotto audio e video in cui si inneggia alla criminalita’ e alla mafia.
L’operazione contro la mafia “imprenditoriale” colpisce un personaggio di elevatissimo spessore criminale con incarichi di vertice nel gruppo di “Picanello” della famiglia di Cosa Nostra catanese “Santapaola-Ercolano”. Sono stati gli approfonditi accertamenti patrimoniali svolti dai carabinieri a far emergere come, secondo almeno dal 2008, Giovanni Comis e il nucleo familiare abbiano tratto i propri mezzi di sostentamento da redditi di provenienza illecita: grave e’ risultata la sperequazione reddituale.
Il sequestro dei beni ai sensi del Codice antimafia e’ stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del tribunale etneo. Comis e’ stato destinatario di piu’ condanne anche irrevocabili per associazione di tipo mafioso e detenuto dallo scorso ottobre per reati di trasferimento fraudolento di valori e autoriclaggio finalizzati a preservare il proprio patrimonio.