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Istat: censimento, in Sicilia 4.8 mln abitanti nel 2019

La popolazione censita in Sicilia al 31 dicembre 2019 ammonta a 4.875.290 unità, con una riduzione di 33.258 abitanti (-6,8 per mille) rispetto all’anno precedente e di 127.614 abitanti (-3,2 per mille in media ogni anno) rispetto al Censimento 2011.

E’ quanto emerge dal Censimento permanente della popolazione in Sicilia condotto dall’Istat. In merito al 2011 i residenti diminuiscono in tutte le province, con l’eccezione di Ragusa. La riduzione è maggiore a Enna (-9,9 per mille in media annua). Quasi la metà dei residenti vive nelle province di Palermo e Catania, dove la densità abitativa è pressocchè stabile nell’arco di otto anni con valori più elevati nel catanese (244 abitanti per km2 a Palermo e 300 abitanti per km2 a Catania).

Il comune più popoloso, secondo quanto emerge dal Censimento dell’Istat, è Palermo con 647 mila abitanti, quello più piccolo è Roccafiorita, in provincia di Messina, con 187 abitanti.

La struttura per genere della popolazione residente si caratterizza per una maggiore presenza di donne, sono 2.504.348, il 51,4% del totale. L’età media è 43,9 anni contro i 45,2 dell’Italia.

Il confronto con i dati del Censimento 2011 evidenzia un progressivo invecchiamento della popolazione, con ritmi superiori alla media nazionale. Tutte le classi di età sotto i 45 anni vedono diminuire il proprio peso relativo rispetto al 2011. Il comune più giovane è Camporotondo Etneo, in provincia di Catania, con una età media di 36,9 anni; quello più vecchio è Limina, in provincia di Messina, dove l’età media è pari a 52,3 anni.

Nel periodo 2011-2019 la popolazione di cittadinanza straniera è aumentata del 5,4% in media ogni anno. La crescita riguarda tutte le province, con punte a Trapani (+9,1%) e Ragusa (+7,3%). L’età media degli stranieri è più bassa di 10 anni rispetto a quella degli italiani (34,1 anni contro 44,3 nel 2019). Tra gli stranieri l’indice di dipendenza, ovvero la quota di popolazione in età non lavorativa (con meno di 15 anni o con 65 anni e più) rispetto alle persone in età da lavoro (15-64 anni), è pari al 24,6% mentre tra gli italiani e’ il 56,0%. L’indice di dipendenza degli anziani assume valori di 4,7% per gli stranieri e 34,9% per gli italiani. Tra il 2011 e il 2019 anche la popolazione straniera è sottoposta a un processo di invecchiamento, con un aumento della popolazione di oltre 50 anni, soprattutto nella classe di età 60-69 anni. Nel 2019 il 43,3% degli stranieri residenti in Sicilia proviene dall’Europa, i cittadini di Africa e Asia rappresentano, rispettivamente, il 33,4% e il 20,3% del totale e i cittadini americani residenti il 3,0%. La comunità straniera più numerosa è quella rumena, che rappresenta il 28,7% del totale degli stranieri residenti, seguita da quella tunisina (10,9%) e marocchina (8,0%).

Il rapporto di genere nei cittadini stranieri si differenzia rispetto al paese di provenienza. L’incidenza della componente femminile prevale tra gli europei (61,0%) e tra gli americani (67,8%). Il 31,5% della popolazione ha un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di qualifica professionale, il 17,0% la licenza elementare e il 33,5% la licenza di scuola media. Le persone con un titolo terziario e superiore sono il 12,0%. Rispetto al 2011 è quasi dimezzata la presenza degli analfabeti (dal 2,0% all’1,1%) e sono diminuiti gli alfabeti privi di titolo di studio (dal 6,8% al 5,0%). Le persone con un titolo universitario e superiore sono aumentate dal 9,8% al 12,0%.

Tra la popolazione residente di 15 anni e più le forze di lavoro sono quasi 2 milioni, 79 mila in più rispetto al 2011 (+4,1%). L’incremento e dovuto alla crescita delle persone in cerca di occupazione (+22,9%), soprattutto fra gli uomini (+25,5%). In calo, invece, il numero degli occupati: nel 2019 sono poco meno di 1,5 milioni, quasi 16 mila in meno rispetto al precedente censimento (-1,1%).

Il tasso di attività è pari al 47,0%, poco più di cinque punti percentuali sotto il valore dell’Italia; gli occupati rappresentano il 34,9% della popolazione di 15 anni e più contro il 45,6% della media nazionale. Sensibilmente più elevato, invece, il tasso di disoccupazione (25,7% Sicilia e 13,1% Italia). Il mercato del lavoro presenta un forte squilibro di genere. Il tasso di occupazione maschile e’ al 45,3%, venti punti più elevato di quello femminile; il tasso di disoccupazione è pari al 22,8% e al 30,1%, rispettivamente, per uomini e donne.

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Redazione
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