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Droga, arrestato pusher 53enne

Nella serata di sabato, 27 novembre, intorno alle ore 17:00, personale della Squadra Investigativa del Commissariato di Acireale, nell’ambito dell’ordinario servizio di pattuglia predisposto quotidianamente per la prevenzione e repressione dei reati in genere ha tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente C. G., classe 1968, residente ad Aci Catena, pregiudicato. 

In particolare, agenti del Commissariato di Acireale, a bordo di auto civetta, giunti in via Jacopone da Todi, si vedevano sorpassati a forte velocità da un individuo, senza casco, a bordo di uno scooter Honda SH.

Avendo destato sospetto negli operatori, questi ultimi decidevano di porsi all’inseguimento del motoveicolo, riuscendo a bloccarlo in Piazza San Biagio; l’uomo, che evidenziava immediatamente un certo nervosismo, veniva identificato per il cinquantatreenne pregiudicato di Aci Catena di cui sopra.

Le circostanze sopra narrate inducevano i poliziotti a perquisire il fermato, attività che consentiva di rinvenire 4 involucri in cellophane trasparente termosaldati contenenti cocaina, nr. 4 involucri di carta stagnola con all’interno crack e numerose banconote e monete di vario taglio per un ammontare considerevole.

Per quanto precede il personale operante decideva di estendere la perquisizione anche al domicilio di C.G., in Aci Catena, rinvenendo, ancora, nr.3 involucri contenenti cocaina, nr. 2 buste di marijuana, nr.1 bilancino elettronico di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

Complessivamente, venivano sequestrati g 2 circa di cocaina; g 1 circa di crack; g 4 circa di marijuana.

Pertanto, l’uomo veniva tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, quindi, su disposizione del PM di turno, l’indagato veniva condotto presso la propria abitazione per ivi rimanere ristretto in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo durante il quale il Giudice convalidava l’arresto ed emetteva la misura cautelare degli arresti domiciliari, cosicché C.G. rimaneva ristretto presso la propria abitazione a disposizione dell’A.G.

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Redazione