Trento città al top per performance ambientali. Su 105 capoluoghi analizzati sulla base di 18 indicatori che riguardano aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia, a fronte di un punteggio massimo di 100, solo Trento supera l’80% (84,71%), confermandosi in testa alla classifica generale Ecosistema urbano 2021 che vede una media percentuale totalizzata dai centri urbani ferma al 53,05%. Trento migliora le performance nell’uso di suolo e nelle concentrazioni di NO2 e Pm10, aumentano la raccolta differenziata e le infrastrutture ciclabili.
Al secondo posto della classifica stilata da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, c’è Reggio Emilia (77,89%) che aumenta lo spazio dedicato ai pedoni e alla ciclabilità (prima in assoluto per piste ciclabili equivalenti) e il numero di alberi piantumati; al terzo, Mantova (75,14%) che migliora le performance sulla qualità dell’aria, diminuisce le perdite della rete idrica e aumenta la differenziata. Chiudono la top five Cosenza (quarta con il 74,21%) che diminuisce le perdite della rete idrica e i consumi domestici d’acqua, registra il maggior incremento d’infrastrutture ciclabili e migliora in produzione di rifiuti e uso del suolo, e Pordenone (quinta con il 73,30%) che migliora nelle perdite della rete idrica (seconda città più virtuosa nel contenerle), diminuisce la produzione di rifiuti e cresce nella raccolta differenziata.
Fanalini di coda Brindisi (30,03%), Catania (29,38%) e Palermo (26,60%), rispettivamente ai posti 103, 104 e 105: saltano agli occhi, in particolare, lo zero assoluto guadagnato da Brindisi nell’uso efficiente di suolo e l’ultimo posto nella raccolta differenziata occupato da Catania, che tuttavia è anche la città più virtuosa per consumi idrici. Ultima Palermo che aumenta la produzione di rifiuti pro capite e il numero di auto circolanti, ma in positivo registra un incremento dei passeggeri del servizio di tpl, in controtendenza rispetto alla media delle altre città.