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Catania, espianto organi al Garibaldi-Nesima

Grazie all’espressa volonta’ in vita di una paziente e alla sensibilita’ della sua famiglia si e’ potuto procedere nelle scorse ore nell’ospedale Garibaldi – Nesima di Catania ad un prelievo di reni, fegato e cornee da una paziente di 62 anni deceduta a seguito di una grave patologia cerebrale. Le condizioni cliniche della paziente si erano aggravate nelle ore successive fino all’arresto cardiaco irreversibile.

Dopo il consenso dei familiari alla donazione, tutte le procedure sono state eseguite da un’equipe congiunta Arnas Garibaldi – Ismett di Palermo. Il prelievo di organi da un donatore a cuore fermo e’ un intervento complesso dal punto di vista organizzativo, a partire dal sistema di emergenza e dalle e’quipe di medici e operatori sanitari coinvolti.

“L’evento di oggi – ha affermato il direttore generale dell’Arnas Garibaldi Fabrizio De Nicola – e’ l’ennesima dimostrazione di quanto fertile sia in Sicilia il terreno della sensibilita’ e dell’aiuto reciproco. Vorrei esprimere un sincero ringraziamento ai familiari della donatrice, cui mando anche un abbraccio virtuale e sincero. Infine i miei complimenti vanno anche ai professionisti che hanno lavorato al prelievo d’organi, i quali non hanno mai fatto mancare passione e professionalita’”. “E’ un evento molto importante – ha affermato il coordinatore regionale Giorgio Battaglia – che rilancia la Sicilia ai vertici della rete trapiantologica del nostro Paese. La donazione a cuore fermo e’ indice di qualita’ clinica e organizzativa dell’ospedale e del sistema di Primo soccorso Regionale e rappresenta un esempio di grande integrazione e cooperazione tra il personale e le strutture coinvolte, in questo caso il Cri Sicilia, l’Arnas Garibaldi e l’Ismett. Esprimo un sentito ringraziamento – conclude Battaglia – alla famiglia del donatore e a tutte le professionalita’ impegnate in questa procedura cosi’ laboriosa e difficile”.

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Redazione