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Brucia una matassa di cavi elettrici per rivendere il rame, arrestato

Continua la mirata campagna di prevenzione e contrasto ai reati ambientali, nonché di tutela delle bellezze naturalistiche, avviata in tutto il territorio etneo dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, tra cui spicca la lotta agli ecoreati quali lo smaltimento illecito o irregolare di sostanze inquinanti, crimini ambientali che danneggiano il territorio minacciando la salute pubblica.  

In tale contesto, i militari della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato un 39enne del posto, pregiudicato, per ricettazione, violazione dei sigilli e combustione illecita di rifiuti. 

Nella circostanza, l’equipaggio stava effettuando un controllo presso un terreno di proprietà comunale, già sottoposto a sequestro penale perché adoperato come discarica abusiva. In quel frangente, i Carabinieri hanno scorto un uomo proprio al centro dell’appezzamento, intento a maneggiare liquido infiammabile per dare fuoco a qualcosa che aveva appoggiato sul terreno. 

A quel punto, i militari dell’Arma hanno deciso di intervenire, sia perché quel luogo era sequestrato e nessuno poteva accedervi, sia per controllare cosa stesse tentando di incendiare, quindi lo hanno raggiunto a piedi. 

Il 39enne era così concentrato nella sua “attività”, che si è accorto della presenza dei Carabinieri soltanto quando erano proprio accanto a lui, sorprendendolo mentre bruciava una matassa di rame da più di 10 kg, per scioglierne la guaina e ottenere il cavo di rame.  

Colto sul fatto, l’uomo non ha saputo riferire nemmeno da dove provenisse quella grande bobina e per questo è stato arrestato anche per ricettazione, oltre che per aver violato sigilli di un luogo sottoposto a sequestro e per aver dato alle fiamme dei rifiuti.

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Redazione