“Non può non continuare a segnalarsi anche quest’anno il fatto che l’andamento della giurisdizione civile e penale nel distretto è remorato dalle limitazioni organizzative derivanti dai vuoti d’organico del personale di magistratura che continuano ad affliggere, in misura maggiore o minore, gli uffici del Distretto”. Lo ha detto, inaugurando l’anno giudiziario, il presidente della Corte d’Appello di Catania Filippo Pennisi. Il presidente oltre a lamentare “l’inadeguatezza dell’attuale (pur aumentata di tre unità) pianta organica rispetto ai reali flussi d’affari (specie se messi in comparazione con quelli di altri tribunali medio-grandi, con particolare riguardo alla sezione lavoro)” pone significativamente l’accento sul fatto che sia “le significative scoperture di organico che gli incerti tempi di copertura dei posti vacanti incidono pesantemente sull’organizzazione dell’ufficio, sulla programmazione dell’attività giudiziaria e in definitiva sulla produttività dei magistrati, costringendo a ‘piani di gestione’ dell’arretrato basati su dati e risorse spesso destinati a mutare nel corso del periodo di vigenza”.