PALERMO (ITALPRESS) – “Il piano che doveva accompagnare le aziende nella trasformazione digitale ed energetica è ufficialmente esaurito e i 2,5 miliardi di euro disponibili sono finiti. Anche il Ministero delle Imprese e del made in Italy comunica attraverso il suo portale ‘l’esaurimento delle risorse disponibili per la misura Transizione 5.0’. Uno stop che arriva come una doccia fredda per le imprese, anche quelle siciliane che speravano di poter contare anche su queste risorse”. Lo afferma Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio Palermo Enna, che esprime forte preoccupazione per l’improvvisa indisponibilità delle risorse del credito d’imposta 5.0, introdotta nelle ultime ore da un decreto del Mimit.
“E’ un intervento che avrà l’effetto, senza preavviso, di limitare l’utilizzo da parte delle imprese a 2,5 miliardi sui 6,3 inizialmente stanziati – spiega Albanese – Ci sono tante aziende che, pur avendo già pianificato gli investimenti, non hanno fatto in tempo a preparare la documentazione richiesta e a prenotare le risorse prima della riduzione dei fondi, e quindi risultano escluse dall’agevolazione, senza neanche poterci provare. Le imprese – sottolinea Albanese – avevano confidato in una misura prevista da una legge dello Stato e dotata delle necessarie coperture che oggi si scopre non ci sono più rispetto a quelle previste. Il blocco delle risorse è avvenuto con modalità non compatibili con i tempi e le necessità delle imprese e degli imprenditori abituati a programmare e che scoprono a posteriori il blocco di fondi già attesi e l’esclusione dai benefici, mentre sono tuttora in corsa ed impegnate in investimenti significativi”, conclude Albanese.
– Foto CCiaa Palermo-Enna –
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