Ad Agrigento negli ultimi giorni non si è parlato di altro e la domanda ricorrente è stata una soltanto: chi è “mister X”? (termine lanciato da Grandangolo che ha raccontato in esclusiva l’inchiesta). Oggi siamo in grado di rivelare l’identità del famoso “omissis”, il cui nome è stato cautamente tenuto in segreto per evidenti ragioni investigative.
Roberto Di Mauro, deputato regionale dell’Mpa e fino a qualche settimana fa assessore regionale all’Energia, è indagato nell’inchiesta della procura di Agrigento che ipotizza un giro di tangenti e appalti pilotati. Le ipotesi di reato contestate all’onorevole sono associazione a delinquere ma anche turbata libertà degli incanti e frode nelle pubbliche forniture. Questi ultimi due reati sono contestati in concorso – con il suo segretario particolare Giovanni Campagna, l’imprenditore e sindaco di Maletto Giuseppe Capizzi e l’architetto ed ex dirigente dell’ufficio tecnico di Licata Sebastiano Alesci – per l’appalto di oltre 37 milioni di euro relativo al rifacimento della rete idrica di Agrigento.
La procura di Agrigento – con il procuratore capo Giovanni Di Leo ed il sostituto Rita Barbieri – scopre le carte e preme sull’acceleratore disponendo accertamenti tecnici irripetibili su tutti i dispositivi e i supporti informatici sequestrati agli indagati nel corso del blitz della Squadra mobile culminato lo scorso 14 maggio con l’arresto di cinque persone. Nella giornata di domani verrà affidato l’incarico a due periti che si occuperanno di estrapolare i dati dai dispositivi ritenuti – evidentemente – un punto di svolta nelle indagini.