Un blitz della Squadra Mobile ha portato questa mattina a un importante colpo al mercato del contrabbando di sigarette. Intorno alle 8.30, gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un uomo di origini campane, conducente di un furgone per il trasporto merci, sorpreso con un carico di quasi una tonnellata di sigarette illegali.
L’operazione, maturata nell’ambito di un’attività info-investigativa mirata alla repressione del traffico di tabacchi lavorati esteri, si è svolta all’ingresso del capoluogo siciliano. Gli agenti, impegnati in un servizio di controllo sul territorio, hanno notato il furgone mentre effettuava manovre anomale e sorpassi a velocità sostenuta. I poliziotti hanno quindi deciso di seguirlo in sicurezza fino a una zona industriale nei pressi di Pagliarelli, dove il mezzo si è fermato davanti a un magazzino.
Ad attendere il corriere c’erano due uomini palermitani, risultati poi avere accesso e disponibilità di diversi locali all’interno dell’area privata. All’interno del furgone, nascosti dietro bancali di altra merce, gli investigatori hanno scoperto 59 scatole di sigarette “Marlboro Gold” e 11 di “Marlboro Rosse”, per un peso complessivo di circa 924 chilogrammi.
L’autista è stato immediatamente arrestato con l’accusa di contrabbando aggravato di tabacchi lavorati esteri, ai sensi degli articoli 84 e 85 del Decreto Legislativo 141/2024, e trasferito presso la Casa Circondariale “Pagliarelli-Lorusso” di Palermo. L’arresto è stato successivamente convalidato dal Giudice per le indagini preliminari, che ha disposto per l’indagato la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza.
I due complici palermitani sono stati denunciati a piede libero per gli stessi reati. L’intera operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo e si basa su gravi indizi di colpevolezza. Come previsto dalla legge, ogni responsabilità penale dovrà essere accertata in sede di giudizio, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza.
Le indagini proseguono per chiarire eventuali legami con reti più ampie di contrabbando attive sul territorio.