È stato inaugurato stamattina a Campobello di Mazara il murale che raffigura i volti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino così come il fotografo Tony Gentile li immortalò prima che fossero uccisi nelle stragi del ’93. Il murale è stato realizzato a cento metri dall’ultimo covo dove visse da latitante il boss mafioso Matteo Messina Denaro. A dipingerlo è stato l’artista Fabio Hira su iniziativa della Fondazione Federico II.
“Questo murale ricorda le idee di Giovanni e Paolo Borsellino. Chi passa da qui e vede i loro volti si ricordi del loro impegno e del loro sacrificio. Se i mafiosi hanno pensato che uccidendoli hanno sconfitto la mafia, si sono sbagliati. In questi decenni si è fatta tanta strada sulla lotta alla mafia, anche sul piano legislativo. Educhiamo i giovani al senso dello Stato, indicandogli da che parte stare. La scuola può far tanto ma ci vogliono solide famiglie alle spalle”, ha detto Maria Falcone, sorella di Giovanni ucciso nella strage di Capaci nel 1992, intervenendo all’inaugurazione del murale insieme al sindaco di Campobello Giuseppe Castiglione, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.
“Anche questo murale fa parte del progetto che stiamo conducendo, abbinando arte a messaggi importanti – ha detto Galvagno – crediamo che la Sicilia sia quella di Boris Giuliano, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e non di Totò Riina o Matteo Messina Denaro. Quando giro per gli istituti scolastici della Sicilia e chiedo i nomi di chi ha sacrificato la propria vita per combattere la mafia, molti studenti non sanno neanche chi sono. Ecco, il nostro impegno deve essere quotidiano, come quello di Maria Falcone. L’impegno della politica deve essere in questa direzione: noi siamo liberi di poter dire che la mafia fa schifo. È un processo lungo – ha aggiunto Galvagno – certo con un murale non risolviamo il problema ma questo è un importante presidio di legalità”.
Parole forti quelle del sindaco Castiglione che ha dichiarato: “Oggi questo murale vuole rappresentare ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, il risveglio della città, anche con questo mezzo, così maestoso, che guarda proprio verso il covo di Messina Denaro per dire che lo Stato è più forte, che lo Stato vince e che la gente per bene sta da questa parte e non sicuramente dalla parte dove guarda il murale stesso. Questo è un significato che io voglio lanciare fortemente alla nostra città, ma soprattutto ai giovani. La scritta che ho deciso di fare appoggio sul murale è proprio rivolta ai giovani. Se i giovani negheranno la condivisione e il consenso, la mafia svanirà nell’obbligo. Questo è un messaggio forte e chiaro che io voglio lanciare ai giovani, su cui Campobello deve puntare e deve sperare per un futuro migliore della nostra Campobello”.