È un quadro desolante quello che emerge dal monitoraggio annuale condotto dal Ministero della Salute sui siti web delle Regioni per quanto riguarda l’attività dedicata alle liste di attesa. Un Ente su 5 non ha ancora una sezione ad hoc, mentre il 70% non fornisce informazioni sui percorsi di tutela per il cittadino.
“Sono dati sconfortanti – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e che confermano la gravità della situazione. Si parla tanto di liste di attesa, si fanno annunci roboanti, ma poi la realtà è questa. E non parliamo dei tempi lunghissimi con cui si scontrano i pazienti, ma di un semplice servizio informativo. Dai controlli effettuati nel 2024 dal Ministero della Salute, per verificare quanto previsto dal Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa, è emerso che quattro Regioni non hanno ancora una sezione dedicata alle liste di attesa sul proprio sito e le informazioni sul tema sono frammentate e difficili da individuare, con la necessità di doverle andare a cercare sui siti delle aziende sanitarie. Solo sei Enti, inoltre, forniscono informazioni chiare e complete per i cittadini per quanto riguarda i percorsi di tutela che scattano nel caso in cui la prestazione non possa essere garantita entro i limiti previsti. Soltanto otto Regioni, infine, pubblicano gli esiti del monitoraggio ex ante delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, disponibile per classe di priorità e per ambito territoriale. Riassumendo tutti questi dati, quello che emerge è il grave ritardo sulle liste di attesa anche per quanto riguarda l’aspetto informativo. Tutto questo è inaccettabile. Ci auguriamo che tutte le parti coinvolte lavorino celermente per colmare queste lacune che danneggiano gravemente i cittadini”.
L’associazione Codici è impegnata in un’attività di tutela dei cittadini anche in campo sanitario. È possibile segnalare casi di malasanità telefonando al numero 065571996, inviando un messaggio WhatsApp al numero 3757793480 oppure inviando un’e-mail all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.