ROMA (ITALPRESS) – Il sè, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali. Agrigento, Lampedusa e i comuni di tutta la provincia vivono il proprio essere Capitale Italiana della Cultura come un’occasione di riflessione sul rapporto tra gli esseri umani, tra l’uomo e la natura per comprendere quali visioni di futuro le artiste e gli artisti possono offrire nell’interpretare le trasformazioni culturali, necessarie a governare gli effetti prodotti dai cambiamenti climatici, dall’innovazione tecnologica e dalla mobilità umana. E’ Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 che vedrà la cerimonia ufficiale di apertura il 18 gennaio presso il teatro Pirandello di Agrigento, in cui presenzieranno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli. Oltre 44 i progetti già inseriti nel dossier di candidatura a cui si aggiungono altre straordinarie iniziative proposte da tutte le istituzioni culturali del territorio. Un programma culturale ricco e un messaggio: “Lasciati abbracciare dalla cultura”.
“Agrigento si era candidata per ben due volte ma aveva perso, bisognava quindi dare un’anima e una intelligenza a questo progetto. Agrigento si è presentata come una città che aveva bisogno di aiuto avere una svolta per diventare più europea, inoltre, l’abbiamo candidata non più da sola ma con l’isola di Lampedusa. Ma abbiamo parlato anche di accoglienza e dialogo, credo che anche questa sia stata la carta vincente”. Così il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma di Agrigento capitale italiana della cultura 2025, a Palazzo Grazioli, a Roma.
“Si tratta di un risultato epocale, è una vittoria non solo per Agrigento ma per tutta la Sicilia. Un evento strategico importante dall’alto valore promozionale. La Regione ha fatto la sua parte ed è stata al fianco del Sindaco, abbiamo fatto un lavoro di squadra perchè è il ‘noì che ci porta lontano. Ci abbiamo messo cuore e anima”, sottolinea l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Francesco Scarpinato, che rivolgendosi al sindaco Miccichè dice: “Tu hai sempre superato i problemi buttando il cuore al di là dell’ostacolo e avrai ragione anche questa volta”.
La ricerca di sintesi tra armonia e conflitto per la costruzione di cittadinanze attive e fiduciose in se stesse richiama le teorie di Empedocle, filosofo dell’antica Akragas, che ispira la struttura del programma culturale, articolato sui 4 elementi generativi: acqua, aria, terra e fuoco. In continuo raccordo tra passato e contemporaneo il programma poggia sui 2.600 anni di storia della città e coinvolge le giovani generazioni per promuovere la cultura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria, trovando continui stimoli d’ispirazione e di confronto. Il territorio agrigentino è attraversato da luoghi vissuti da grandi autori – avendo come baricentro Agrigento e la Valle dei Templi – in un circuito turistico-culturale che induce il visitatore a godere delle ricchezze artistiche, monumentali, archeologiche e naturalistiche e apprezzarne la tradizione enogastronomica. Con i templi, i teatri, il paesaggio straordinario, il cibo e i prodotti della natura che insieme vogliamo rispettare e tutelare, con questa ricchezza dovranno confrontarsi gli artisti chiamati ad attraversare il territorio e le anime lasciando alla città le tracce del loro pensiero. E’ grazie al loro sguardo che Agrigento e la sua provincia si offrono come laboratorio aperto di riflessione e creatività capace di confrontarsi con la complessità del presente ed immaginare un futuro sostenibile e condiviso. Un programma culturale ricco e complesso, che non si riduce ad un evento ma ad un viaggio di scoperta e trasformazione, ma anche la messa a sistema di un’offerta culturale integrata che possa essere per le comunità nuova occasione di crescita economica, sociale e culturale. Un progetto capace di innescare processi virtuosi per il territorio considerando la presenza dei viaggiatori come un’opportunità di scambio e di relazione.
La celebre Valle dei Templi, percorsa ogni anno da oltre un milione di turisti, accoglierà i visitatori del 2025 con i suoi ulivi secolari, la sua storia millenaria e con la ricchezza delle persone che ogni giorno vivono e animano questi luoghi. Concerti, mostre, e nuove installazioni di arte contemporanea si alterneranno nei luoghi simbolici della Valle e nel prezioso centro storico di Agrigento. Spettacoli, workshop, incontri, itinerari, arte, performance, prodotti della creatività e modalità innovative di fruizione e visite di luoghi accessibili e riaperti per l’occasione accompagneranno i visitatori verso nuovi approdi per riscoprire l’essenza delle relazioni fra il sè, l’altro e la natura ispirati della bellezza unica del territorio agrigentino.
“Ci dobbiamo aspettare un anno di grandi attività, di presenze di artisti per tutto l’anno. Sarà un anno in cui Agrigento e il territorio si trasformeranno in un laboratorio aperto per fare in modo che tutto ciò che sarà realizzato quest’anno non sarà un calendario di eventi ma un processo che continuerà nel tempo”, sottolinea il direttore generale della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, Roberto Albergoni.
“Il 18 gennaio c’è la cerimonia di apertura con il Presidente Mattarella e da lì il via ad un anno di entusiasmo, ma anche un anno di riflessione e relazione con tutti coloro che arriveranno da fuori”, aggiunge.
– foto xb1 Italpress –
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| Pubblicato il martedì 14 Gennaio 2025