Agrigento capitale della Cultura orfana di governatore e ministro. Miccichè: “I fatti ci daranno ragione”

Redazione

| Pubblicato il martedì 14 Gennaio 2025

Agrigento capitale della Cultura orfana di governatore e ministro. Miccichè: “I fatti ci daranno ragione”

di Redazione
Pubblicato il Gen 14, 2025

Renato Schifani e il ministro Alessandro Giuli sono gli assenti per eccellenza alla conferenza di presentazione di Agrigento Capitale della Cultura 2025 che si è tenuta questo pomeriggio nella sede romana della stampa estera a Palazzo Grazioli.

Assenza che sembra fare il paio con le polemiche e gli imbarazzi che negli ultimi giorni si sono rincorse sulla stampa e sui social. Grandangolo ha raggiunto telefonicamente il portavoce di Schifani che ci ha rimandati alla nota ufficiale del governatore che ha delegato l’assessore Scarpinato per rappresentare il governo regionale. Nessuno può avere certezze, visto l’attuale stato delle cose, ma il mal di pancia di Schifani sembra verosimile se non vero. Vuoi mettere che il Governatore nominerà un commissario?

Il Sindaco Miccichè ha risposto alle domande dei giornalisti, molti dei quali si sono focalizzati proprio sui problemi: “Non pioverà sul Teatro Pirandello che sabato prossimo ospiterà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. È un problema già noto, tanto è vero che ci sta lavorando una squadra di edilizia acrobatica dalla scorsa settimana e che finiscono tra oggi e domani proprio in previsione della presenza del capo dello Stato. Cosa è successo di tecnico non lo so, però è comprensibile perché se c’è un cantiere aperto. Poteva succedere. Io ero a Pesaro e non ho potuto seguire bene”. E precisa: “Sono due cose che non c’entrano con il 2025 e con la capitale della cultura… Per i cartelli ha sbagliato un’impresa per Anas e al Pirandello c’è un cantiere aperto perché stanno ripristinando il soffitto”.

Intanto l’assessore Scarpinato ha puntualizzato che “Il presidente Schifani non può essere in ogni dove. Ci sono milioni di emergenze e lui da grande politico lungimirante non può essere in ogni dove e per questo si avvale dei suoi assessori” e ha poi aggiunto “I problemi non mancano, però io dico sempre che la vita è quello che succede quando hai programmato altro. I problemi si superano e sono convinto ancora una volta che anche questa volta il sindaco avrà ragione”.

Scarpinato, rispetto all’aggiudicazione del titolo di Capitale della cultura 2025 da parte di Agrigento, ha parlato di “risultato epocale, una vittoria di Agrigento ma anche una vittoria della Sicilia intera, un traguardo epocale che sta cambiando il volto di Agrigento e della Sicilia. La Regione Sicilia ha fatto la sua parte, è stata al fianco del Sindaco, del Comune e di tutto l’apparato, lo ha supportato sotto il profilo economico finanziario, non abbiamo mai fatto mancare la nostra disponibilità, ci siamo messi a disposizione con i nostri enti periferici, con la Valle dei Tempi, con la Sovrintendenza, abbiamo fatto un lavoro di squadra perché l’io non ti porta da nessuna parte, è il noi che ci porta lontano”.

“Ci abbiamo messo cuore e anima, abnegazione, sacrificio e impegno – ha aggiunto Scarpinato – nel cercare di dare la massima collaborazione al Comune e a tutta la struttura. Quindi un risultato eccezionale che deve fungere da volano e da attrattore turistico per far venire sempre più visitatori in occasione di Agrigento Capitale della Cultura”

Intanto la deputata agrigentina del Partito Democratico Giovanna Iacono fa sapere che il PD presenterà un’interrogazione al Ministro Giuli proprio su Capitale della Cultura: “C’è da sperare che l’indecorosa fuga del presidente della Regione Schifani e del ministro della Cultura Giuli sia solo una performance artistica, una mossa di marketing per sostenere l’iniziativa. Purtroppo, è molto più probabile trovarsi davanti a una fuga di fronte ai disastri a catena che stanno caratterizzando tutto il percorso di Agrigento come Capitale della Cultura 2025. Il centrodestra ha trattato il dossier Agrigento come una mucca da mungere, con il controllo assoluto della governance e della spesa. La Regione ha commissariato da tempo l’evento senza minimamente occuparsi della visione culturale dello stesso”.

Ora, di fronte a un’impressionante sequela di errori, strafalcioni e pessime figure che hanno avuto risalto sulla stampa nazionale e che stanno mettendo seriamente a rischio l’intero progetto, Schifani e i suoi fuggono cercando di non metterci la faccia. Un tentativo scandaloso di scappare dalle proprie responsabilità e avventurarsi in un indecoroso scaricabarile. Troppo tardi: non sarà la non partecipazione alla conferenza stampa di presentazione a far dimenticare le responsabilità – prosegue Iacono – Ci sono le impronte del governo regionale sul delitto che si sta compiendo ai danni di una città, Agrigento, ancora una volta illusa e abbandonata. Lasciata sola ad affrontare la crisi idrica, le infiltrazioni d’acqua nei teatri, i rifiuti abbandonati che riempiono le strade, gli eventi spostati in giro per la Sicilia, il danno enorme di immagine e l’ennesima occasione sprecata”

di Redazione
Pubblicato il Gen 14, 2025


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