Ieri, nella Basilica Cattedrale di Sant’Agata vergine martire di Catania in Piazza Duomo, è stata celebrata la Santa messa in occasione della ricorrenza del santo patrono della Guardia di finanza, San Matteo.
La funzione religiosa è stata presieduta dall’arcivescovo mons. Luigi Renna e concelebrata da mons. Barbaro Scionti, parroco della Basilica Cattedrale, e don Antonino Pozzo, cappellano militare della Guardia di finanza.
La celebrazione ha visto la partecipazione del Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, del sindaco di Catania, Enrico Trantino, del Presidente della Corte d’Appello di Catania, Filippo Pennisi, del Comandante provinciale della Guardia di finanza di Catania, Generale di brigata Antonino Raimondo e dei vertici delle autorità civili e militari presenti nella provincia di Catania. Folta la presenza delle fiamme gialle etnee, sia in servizio che in congedo, nonché di appartenenti alle sedi dell’Associazione nazionale finanzieri d’Italia (A.N.F.I.) di Catania, Paternò, Fiumefreddo e Acireale.
Durante l’omelia, l’Arcivescovo mons. Luigi Renna ha ricordato la figura dell’Apostolo ed Evangelista, esattore delle tasse che, senza indugio, ha dato la propria totale disponibilità alla chiamata del Signore. Ripercorrendo il discorso di Papa Francesco che, nella giornata del 21 settembre u.s. ha ricevuto in Vaticano nella Sala Clementina il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Il comandante generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Andrea De Gennaro e una rappresentanza di militari del Corpo, mons. Renna ha sottolineato come Matteo, in un certo senso, è passato dalla “logica del profitto a quella dell’equità e, alla scuola di Gesù, superò anche l’equità, e la giustizia e conobbe la gratuità, il dono di sé che genera solidarietà, condivisione, inclusione”.
Mons. Luigi Renna ha poi ricordato come la “vocazione di finanziere” a cui sono chiamati le donne e gli uomini dello Stato che si arruolano nelle Fiamme gialle, comporti un impegno verso il prossimo, a tutela della collettività, per contrastare le diseguaglianze economiche e per favorire la solidarietà sociale.
Al termine della cerimonia il comandante provinciale, Antonino Raimondo, ha ringraziato mons. Luigi Renna per aver invocato la protezione e la guida del Santo Patrono nell’occasione del 250° anniversario di fondazione della Guardia di finanza e ha sottolineato come la gratuità si possa collegare al valore dello spirito di corpo, alimentato quotidianamente dalla dedizione e dall’impegno verso il prossimo, ovvero i più deboli, i più fragili, per garantire quell’equità sociale frutto del rispetto della legalità e di quella economica in particolare.
Il generale Raimondo ha quindi rivolto un sentito ringraziamento a tutti i vertici delle Istituzioni della Provincia etnea e ai numerosi studenti delle scuole secondarie di II grado di Catania che, con la loro folta presenza, hanno reso testimonianza di vicinanza al Corpo della Guardia di finanza e di condivisione dell’impegno comune verso il prossimo.
Un particolare pensiero è stato poi dedicato alle vittime del servizio, alle vittime del dovere e ai loro familiari, sottolineando quanto sia sentita la celebrazione del Santo Patrono e formulando gratitudine per l’impegno nel servizio quotidianamente reso dai militari della Guardia di finanza nella provincia di Catania.