Prosegue la campagna elettorale in camper di Stefano Bandecchi in vista delle elezioni europee di giugno. Il segretario di Alternativa Popolare ha fatto tappa in Sicilia questo week end per illustrare il programma e gli obiettivi del suo partito ai sostenitori, ai cittadini, agli imprenditori e ai professionisti. Accompagnato dai candidati Mattia Gattuso, Alfonso Alaimo e Manuela Ciambrone, Bandecchi ha trascorso due giorni tra Catania e Siracusa dialogando con i cittadini siciliani ed esortandoli ad andare a votare per cambiare le sorti della loro splendida regione, lasciando alle spalle, una volta per tutte, la politica clientelare.
Nella due giorni siciliana, Bandecchi ha ribadito i pilastri del cambiamento di cui Alternativa Popolare intende farsi promotrice tramite un’autentica visione popolare, in grado di dare ascolto alla voce e ai bisogni dei cittadini e non alle logiche di palazzo. Ai giornalisti che chiedono cosa può fare di concreto Alternativa Popolare per la Sicilia e per il Meridione, Bandecchi ha risposto senza mezzi termini: “La squadra che stiamo costruendo in Sicilia è fatta di persone che nella loro vita hanno sempre lavorato, realizzando i loro obiettivi e portando valore per le loro comunità. Oggi bisogna cominciare a votare con il cuore, capire che ci deve essere il cambiamento“, specialmente in relazione a uno dei grandi problemi che affligge il sud Italia ancora oggi: l’emigrazione. “I vostri figli, i vostri ragazzi, non possono continuare a emigrare verso il nord o ancora peggio verso altre nazioni “, ha detto ai cittadini siciliani incontrati “quindi bisogna diventare concreti“.
La concretezza e la determinazione sono i pilastri sui quali Bandecchi ha fin da subito improntato la sua campagna elettorale, trovando nell’isola terreno fertile per una crescita in positivo che faccia emergere le potenzialità di un territorio fin troppo bistrattato. “Avete un’isola stupenda, ve lo hanno detto tutti. Ma è stata trattata da schifo”. Poi prosegue: “Alternativa Popolare è proprio questo. La concretezza per una regione dove i vecchi partiti di destra e di sinistra hanno solo chiesto il voto di scambio“. Un sistema che però, sottolinea, “non è servito a niente“. Perciò per il leader di AP è arrivato il momento di cambiare affidandosi a qualcuno che “farà tornare la Sicilia a essere l’isola delle fontane, quella di cui parlavano i greci“.
Il leader di AP ha poi parlato del ruolo dell’Europa per il rilancio della regione. “L’Europa oggi è il nostro futuro. Se l’Italia fino a oggi non ha dato niente al Meridione vuol dire che dobbiamo guardare all’Europa“, ha dichiarato.
Secondo Alternativa Popolare, è essenziale quindi che la Sicilia e il Meridione scelgano, dopo quarant’anni di promesse mai realizzate, di essere protagoniste del loro futuro.