Omicidio Paolo Salvaggio, arrestato dopo due anni l’autista del commando

Redazione

| Pubblicato il martedì 10 Ottobre 2023

Omicidio Paolo Salvaggio, arrestato dopo due anni l’autista del commando

Dopo l'omicidio Marino, residente nel Milanese, era riparato in provincia di Catania. 
di Redazione
Pubblicato il Ott 10, 2023

Uno dei presunti autori dell’omicidio di Paolo Salvaggio, ucciso in un agguato armato l’11 ottobre 2021 a Buccinasco, e’ stato arrestato dai Carabinieri di Milano a Catania. Si tratta di Benedetto Marino, pregiudicato di 46 anni. L’uomo e’ stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Milano richiesta dai pm della Dda Sara Ombra e Gianluca Prisco. 

Le indagini della seconda sezione del nucleo investigativo di Milano hanno ricostruito come Marino abbia partecipato sul piano logistico all’esecuzione dell’omicidio di Salvaggio, 60 anni ed ex broker del narcotraffico. In particolare, il 46enne avrebbe fatto da autista a uno dei due esecutori materiali dell’omicidio dopo che con il complice aveva abbandonato lo scooter utilizzato per l’agguato. Dopo l’omicidio Marino, residente nel Milanese, era riparato in provincia di Catania. 

Per i carabinieri però l’omicidio non è collegato legato alle dinamiche della criminalità organizzata, ma è il risultato di vecchi dissidi maturati nell’ambito della criminalità comune. Il delitto fu un’esecuzione messa in atto da due uomini su uno scooter che spararono contro Salvaggio, poi finito con un colpo da distanza ravvicinata. In provincia di Milano sono state eseguite anche otto perquisizioni.

L’omicidio fu commesso in modo plateale, per strada. La vittima Paolo Salvaggio, 60 anni, aveva precedenti per droga ed aveva contatti sia in ambienti ’ndranghetistici sia in quelli della Sacra Corona. Salvaggio era in strada sulla sua bicicletta, quando è stato avvicinato, al semaforo tra via della Costituzione e via Morandi, da uno scooter da cui sono stati esplosi i primi colpi, a distanza ravvicinata, che lo hanno raggiunto a testa e spalla, e poi, quando era a terra, il killer gli ha sparato ancora al viso. L’uomo si trovava agli arresti domiciliari nella casa dell’ex moglie, e aveva un permesso per uscire due ore alla mattina, dalle 10 alle 12, proprio nell’orario in cui è stato seguito, raggiunto e ucciso, a due passi da un parco pubblico. Paolo Salvaggio era originario di Pietraperzia, in provincia di Enna, era anche uno dei principali fornitori di Michele Grifa, il boss di Gratosoglio che in quegli anni controllava il traffico di droga a Milano, zona Gratosoglio, tra via Boifava, via Santa Teresa, viale dei Missaglia e via della Chiesa Rossa.

di Redazione
Pubblicato il Ott 10, 2023


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