L’ultimo suo ‘pezzo’ per l’Agi ha riguardato il finto suicidio della donna Moldava: era andato a Ramacca, dov’era accaduto, per poterne scrivere in modo, come sua abitudine, puntuale e attingendo a fonti certe; il giorno prima lo aveva visto all’aeroporto di Catania, per una lunga e approfondita ricostruzione delle vicende di questa estate, dalle indagini sull’incendio alla riorganizzazione dello scalo. Cronista di razza, Natale Bruno, 59 anni, storico collaboratore dell’Agenzia Italia, e’ morto la notte scorsa. Ci ha lasciati in modo improvviso, inaspettato, brusco come una sua telefonata al mattino per dirci di un’operazione di polizia, di un arresto, di un fatto di cronaca che non lo ha mai visto distratto.
C’e’ un recente filmato, dell’aprile di quest’anno, che lo inquadra mentre legge le notizie al Tg di Telecolor e la sua scrivania trema per un terremoto; Natale, pur avvertendo la scossa, mantiene la calma, legge ancora, continua a fare fino alla fine il proprio mestiere: il giornalista. Ed e’ stato, insieme a questo, un uomo solido, semplice, leale e affettuoso. Lascia la mamma Teresa e la compagna Santa. I funerali si terranno domani nella Chiesa Madre di Misterbianco alle 17. I colleghi tutti dell’AGI si stringono alla famiglia e agli amici in un abbraccio affettuoso.
Il sindaco Enrico Trantino e l’Amministrazione Comunale partecipano sentitamente al cordoglio dei familiari, dei tanti amici, della comunità dei giornalisti siciliani e catanesi per l’improvvisa scomparsa del cronista Natale Bruno. “Conoscevo Natale Bruno da più decenni -ha detto il primo cittadino- fin da quando in Tribunale io muovevo i primi passi da avvocato e lui da giornalista di cronaca giudiziaria, una carriera proseguita poi in testate regionali e nazionali. Ho sempre avuto la percezione di un professionista serio e leale, che nel racconto degli avvenimenti ha sempre anteposto i fatti e le notizie a ogni altra valutazione. Alla mamma Teresa e alla compagna Santa, giunga l’abbraccio di tutta l’Amministrazione Comunale di Catania”