E’ morto Vito Planeta, gia’ manager in Publitalia, poi tornato in Sicilia a seguire anche lui l’azienda vinicola di famiglia. Aveva 57 anni, afflitto da una malattia incurabile. Ha utilizzato quella sua esperienza vissuta nella ‘Milano da bere’ per valorizzare ulteriormente lo storico brand e organizzare eventi culturali e non solo che mobilitavano artisti e amanti dell’ambiente.
E poi il poker, soprattutto online, come ricorda il sito specializzato Assopoker, scoperto a fine anni 2000 e che lo ha visto per diversi anni tra i torneisti piu’ vincenti della Penisola… Lo “zio”, come si faceva chiamare nell’ambiente dei giocatori. E un nickname “Invernomuto”, l’intelligenza artificiale protagonista di “Neuromancer”.
Tra le sue creature lo Sciaranuova Festival, un appuntamento di ‘teatro in vigna’ che organizzava in estate, coinvolgendo molti artisti. “Vito Planeta – lo ricorda lo scrittore e giornalista Roberto Alajmo – era un gigante nell’arte della sprezzatura, ossia la capacita’ di nascondere il proprio talento e la propria cultura, riuscendo cosi’ a farli brillare anche di piu'”.
“La prematura scomparsa di Vito Planeta è una grave perdita per la grande famiglia dell’enologia siciliana, ma anche per tutto quel mondo culturale palermitano che aveva animato. Un imprenditore eclettico e innovativo che ha portato avanti la tradizione della casa vinicola Planeta insieme agli altri componenti della famiglia, ai quali rivolgo il mio cordoglio e quello di tutta l’amministrazione”. Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, appresa la notizia della scomparsa prematura, a 57 anni, di Vito Planeta, figlio del barone Gigi Planeta, produttore di vino dell’omonima casa vinicola, della quale era anche socio.