Doppio appuntamento in Sicilia con il segretario nazionale del Partito democratico Enrico Letta, per la campagna elettorale delle politiche e delle regionali.
Il primo appuntamento in programma è alle 14.30 a Catania presso la Cappella Bonajuto per la presentazione delle liste dei candidati di Catania alle elezioni politiche e regionali. Presenti, con Letta, la candidata alla presidenza della Regione, Caterina Chinnici, il vice segretario nazionale Peppe Provenzano e il segretario regionale, Anthony Barbagallo. Il secondo appuntamento è in programma lo stesso giorno, alle 18 a Villa Filippina a Palermo.
Letta afferma in un’intervista al Giornale di Sicilia: “Non confondiamo serietà e sobrietà con basso profilo. Sono entrambe caratteristiche distintive di Caterina Chinnici, riconosciute e apprezzate, che ci distinguono da chi invece rincorre lo scontro o il titolo sguaiato ad effetto. Sono sicuro che questo stile sarà ripagato e che riusciremo a raggiungere le tante persone indecise e poco interessate alle polemiche. La nostra campagna elettorale in Sicilia inizia ufficialmente oggi: sono già in programma numerosi incontri in tutte le province, per raccontare le proposte e il programma dem”.
“In Sicilia – aggiunge – abbiamo provato in tutti i modi a mantenere in piedi la coalizione. C’è stato l’impegno di tutto il partito regionale, a partire dal segretario Barbagallo. La scelta del Movimento 5 Stelle di correre da solo, a pochi giorni dalla presentazione delle liste, è stato il tradimento di un percorso condiviso. Esattamente come accaduto anche a livello nazionale. Quanto conta la parola data? Per noi moltissimo. Per loro evidentemente niente visto che hanno voltato le spalle così a migliaia e migliaia di cittadini che hanno votato alle primarie”.
La formazione delle liste ha lasciato scorie nel Pd siciliano. Sono rimasti fuori big delle correnti avversarie e sono arrivati da altre regioni esponenti di partito e non. ‘Ho letto con molta preoccupazione – dice Letta rispondendo a una domanda sugli esponenti politici indagati o sotto processo non candidati – le dichiarazioni di ieri del candidato della destra, Renato Schifani, in cui minimizzava e bollava come “terrorismo” e “anatemi” il rischio che la criminalità organizzata voglia mettere le mani sui fondi del Pnrr. Al contrario, e voglio essere chiaro su questo punto, il Pd prende molto sul serio la lotta alla mafia e non abbasserà mai ne’ la testa ne’ la guardia di fronte a tutte le mafie. Quanto all’essere giustizialisti, noi siamo garantisti. Punto. La nostra candidata è un magistrato con una formazione, una cultura e una storia familiare che nessuno può mettere in discussione”.
