L’ex boss Giovanni Brusca, da anni collaboratore di giustizia, scarcerato un anno fa, sarà sottoposto alla sorveglianza speciale perché ritenuto socialmente pericoloso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Roma.
Lo scrive l’edizione palermitana de La Repubblica. La notizia è stata confermata da fonti investigative. La scarcerazione di Brusca, l’uomo che azionò il telecomando a Capaci e che uccise il piccolo Giuseppe Di Matteo, autore di decine di omicidi, venne accolta da violente polemiche.
L’ex boss fu liberato per espiazione della pena dopo 25 anni dal suo arresto.