“Dopo gli ultimi decessi avvenuti nel mediterraneo, un mare ormai diventato più una condanna a morte che una speranza, come viene visto da coloro che partono per attraversarlo alla ricerca di un futuro migliore, il mio appello all’Europa e all’Italia è quello di prendere tutte le misure possibili per fare in modo di fermare questi drammi”.
A parlare con l’AdnKronos è l’Imam di Catania e Presidente della comunità islamica in Sicilia, Abdelhafid Kheit.
“E’ un momento difficile – aggiunge – caratterizzato da questa ondata di migranti che arrivano nelle coste siciliane con più di 1000 persone negli ultimi giorni, con i centri di accoglienza che non reggono più la mole di migranti e ormai vicini al collasso, come ad esempio Lampedusa”.
Per il vice presidente nazionale dell’Ucoii, “il mondo civile di oggi è chiamato a non voltarsi dall’altro lato fingendo di non vedere e di vedere questo fenomeno con umanità, di capire che sono donne, bambini, uomini coloro che si ritrovano in balia del mare”.
“Abbiamo visto con la crisi in Ucraina come l’Europa, compresa l’Italia – rileva infine Abdelhafid Kheit – ha reagito con determinazione nell’accogliere milioni di ucraini. Ciò dovrebbe essere fatto allo stesso modo con i profughi che fuggono dalle guerre nel continente africano – conclude l’Imam di Catania all’AdnKronos- non è l’essere nati in una parte del mondo piuttosto che in un’altra a renderci meno umani”