“Un’agevolazione automatica capace di incidere concretamente sulle politiche di rilancio dell’occupazione. La decontribuzione del 30% per le imprese che operano nelle regioni meridionali deve diventare uno strumento permanente di compensazione degli svantaggi che gravano sul territorio”.
L’appello lanciato dal presidente di Confindustria Catania, Antonello Biriaco, in una lettera inviata nei giorni scorsi a tutta la deputazione catanese riaccende i riflettori sulla necessità di stabilizzare la Decontribuzione Sud, la misura introdotta dalla legge 126/20 che prevede l’abbattimento degli oneri contributivi per i datori di lavoro del Sud concesso nell’ambito del Quadro temporaneo di aiuti europeo che scadrà il prossimo 30 giugno.
“Il reddito pro capite della nostra provincia – spiega Biriaco – è la metà di quello del Nord. Il tasso di disoccupazione giovanile è il triplo della media europea. L’indice di infrastrutturazione materiale e immateriale è ancora lontano dagli standard dei paesi sviluppati. Se davvero esiste una concreta volontà di mettere mano a politiche di riequilibrio dei divari che ci separano dal Nord, riconoscendo anche i limiti della nostra insularità, occorre mettere in campo un taglio del costo del lavoro rafforzato per le regioni svantaggiate. E ciò è ancora più urgente alla luce delle incertezze determinate prima dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina”.
“Occorre che tutte le forze politiche del nostro territorio – aggiunge – intervengano all’unisono presso le Istituzioni europee affinchè si riconosca alla decontribuzione una veste stabile e un aggancio strutturale ai Trattati europei e non più ai Quadri temporanei. Solo così sarà possibile orientare in modo duraturo le scelte di investimento degli imprenditori e dare slancio allo sviluppo”.