Da giovedì 19 a domenica 22 maggio, l’Università di Catania ospita la nuova edizione del FRU – Festival delle Radio Universitarie, importante manifestazione nazionale a cui partecipano oltre 33 emittenti universitarie italiane. L’evento è promosso da RadUni, l’associazione che riunisce gli operatori dei media radiofonici universitari italiani.
Il FRU torna per la seconda volta nella città etnea dopo l’edizione del 2008, con un programma incentrato su quattro temi chiave: musica, informazione, sostenibilità e podcast.
Musica e informazione sono elementi in continua evoluzione, grazie alla presenza di internet e dei social, che richiedono un aggiornamento costante, sia per quanto concerne i contenuti che i modi di proporli in radio. La sostenibilità, al centro del dibattito politico e sociale, è un tema urgente che il mondo della comunicazione dev’essere in grado di affrontare e promuovere. Il podcast, con la pandemia, è diventato uno strumento di comunicazione prezioso che risponde all’esigenze di utenti sempre più orientati verso una fruizione on demand dei contenuti.
Questi temi saranno affrontati nel corso di una serie di eventi che si terranno nella sede del Centro Universitario Teatrale (CUT) di Palazzo Sangiuliano, in piazza Università, comprendenti incontri, workshop e laboratori con personalità della radio e del giornalismo, aggiornamenti e approfondimenti delle tecniche radiofoniche e della comunicazione sui nuovi media digitali.
Torna anche il contest per il miglior speaker radiofonico dell’anno e per il miglior format fra quelli trasmessi dalle radio universitarie, e non mancheranno momenti dedicati alla musica, all’intrattenimento e alla socializzazione, negli spazi del monumentale Monastero dei Benedettini.
Tutti gli eventi saranno trasmessi in streaming tramite le piattaforme delle emittenti affiliate al circuito RadUni.
A fare gli onori di casa saranno gli speaker di Radio Zammù, l’emittente dell’Università di Catania nata nel 2005 su iniziativa degli studenti e di alcuni docenti, che negli anni si è confermata come un laboratorio dove sperimentare nuovi modi di raccontare la realtà e in particolare il mondo dell’università, della cultura e dell’informazione, ed è diventata un punto di riferimento per l’ateneo e per il territorio.