Inchiesta Moneyback, sequestrate 16 società: 4 arresti e 15 indagati

Redazione

| Pubblicato il lunedì 15 Novembre 2021

Inchiesta Moneyback, sequestrate 16 società: 4 arresti e 15 indagati

Al centro dell'inchiesta anche una truffa nei confronti di privati
di Redazione
Pubblicato il Nov 15, 2021

La Guardia di finanza di Catania, nell’ambito dell’operazione ‘Moneyback’ ha dato esecuzione in tre regioni italiane, Sicilia, Lombardia e Lazio, ed in Germania, Malta, Svizzera e Regno Unito ad un’ordinanza con cui il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania ha disposto misure cautelari nei confronti di quattro persone, sottoposte a indagine, insieme ad altre undici, per associazione a delinquere, truffa nei confronti dello Stato, truffa, riciclaggio e autoriciclaggio. Sono state inoltre sottoposte a sequestro preventivo sedici tra società e fondazioni, aventi sede a Catania, Roma, Milano e Agrigento e come oggetto sociale dichiarato attività in diversi settori economici (turistico, socio- assistenziale, consulenza gestionale e servizi, locazione immobiliare, edilizia, commercio all’ingrosso, editoria), oltre a disponibilità finanziarie, detenute in Italia e all’estero, per oltre 500mila euro. In particolare, le indagini, svolte dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catania, hanno riguardato una strutturata associazione a delinquere, operante su tutto il territorio nazionale e attiva nei reati contro la Pubblica amministrazione e il patrimonio.

In particolare le indagini hanno permesso di scoprire cinque truffe nei confronti della Regione Lazio, al fine di far ottenere indebitamente alle società riconducibili agli indagati e aventi oggetto attività nel settore turistico), cinque distinte linee di finanziamento a tasso agevolato, per complessivi 250 mila euro, erogati grazie al ‘Fondo Rotativo per il piccolo credito’ istituito per sostenere le piccole e medie imprese laziali. Al fine di ottenere i citati finanziamenti, i promotori dell’associazione a delinquere hanno presentato, grazie a due commercialisti, uno di Catania, l’altro di Frosinone, sottoposti a anche loro ad indagine, falsi bilanci alla Camera di Commercio di Catania e dichiarazioni fraudolente ai fini delle imposte sui redditi all’Agenzia delle entrate dal 2014 al 2018.

Al centro dell’inchiesta anche una truffa nei confronti di privati: i promotori dell’associazione infatti, dopo essersi presentati come referenti di una inesistente fondazione dello Stato Città del Vaticano, palesavano ai soggetti truffati la possibilità di ottenere finanziamenti a fondo perduto, chiedendo il pagamento di un contributo per ‘spese amministrative’ pari a circa 260mila euro. Le somme provento delle truffe sono state oggetto di operazioni di riciclaggio e autoriciclaggio: gli importi, infatti, a cura degli stessi indagati o di altri soggetti a loro vicini, sono stati prima frazionati su diversi conti correnti, intestati a società o fondazioni, e successivamente trasferiti verso altri depositi, anche detenuti all’estero in istituti di credito tedeschi e maltesi.

di Redazione
Pubblicato il Nov 15, 2021


Copyright © anno 2020 - Edizioni Grandangolo - Via Mazzini, 187 - 92100 Agrigento;
Numero di telefono 0922822788 - Cell 351 533 9611 - 92100 Agrigento - Codice Issn: 2499-8907 -
Iscrizione R.O.C.: 22361 - Registrazione al Tribunale di Agrigento n. 264/04

Change privacy settings

Realizzazione sito web Digitrend Srl