Catania (4-3-3): Sala 5.5; Calapai 6, Ercolani 5, Monteagudo 5.5, Ropolo 6; Izco 6 (19′ st Provenzano 6), Maldonado 5.5 (37′ st Cataldi sv), Rosaia 6; Ceccarelli 6 (37′ st Albertini sv), Sipos 6 (45′ st Russo sv), Russini 7 (19′ st Biondi 6). In panchina: Stancampiano, Borriello, Pino, Panarello, Bianco, Tropea. Allenatore: Baldini 5.5.
Foggia (4-3-3): Alastra 5.5; Garattoni 5.5, Sciacca 5.5, Di Pasquale 6; Martino 6, Garofalo 5.5 (34′ st Balarini 6), Maselli 5.5 (1′ st Gallo 7), Peterman 5.5; Tuzzo 6 (34′ st Rizzo Pinna 6), Merkaj 5.5 (1′ st Ferrante 7.5), Curcio 5.5. In panchina: Volpe, Girasole, Di Jenno. Allenatore: Zeman 6.5. Arbitro: Giaccaglia di Jesi 6.
Reti: 16′ pt Russini, 22′ st Gallo, 49′ st Ferrante (rig).
Note: pomeriggio umido, terreno di gioco in condizioni non ottimali. Spettatori circa 3500 (1034 abbonati). Ammoniti: Peterman, Garofalo, Maldonado; Ceccarelli, Curcio, Garattoni. Angoli: 7-2 per Foggia. Recupero: 1′, 4′.
Una beffa evitabile se si fosse stati più attenti in difesa e meglio concentrati in attacco (grida vendetta un gol incredibilmente mancato da Sipos). Il Catania perde partita e tranquillità nei minuti di recupero grazie ad un rigore trasformato da Ferrante.
E dire che la partita si era messa bene e già al quarto d’ora gli etnei sono passati in vantaggio con gol di Russini. Ma è mancata la giusta concentrazione e gli uomini di Zeman hanno adottato le giuste contromisure pareggiando prima con Gallo al 67’ per poi ribaltare il risultato con il penalty vincente nei minuti di recupero.